Internet ed eolico lowcost: ecco perché Google punta sui droni
Google e Facebook volano alto. I due colossi del web continuano a darsi battaglia a colpi di acquisizioni. Big G ha acquistato per una cifra sconosciuta Titan Aerospace, una società che produce droni a energia solare in grado di restare in volo per 5 anni a 20 chilometri d'altitudine. L'obiettivo ufficiale è utilizzarli per consentire l'accesso a internet anche alle regioni più remote del pianeta. Brin e Page hanno soffiato Titan a Facebook. Mark Zuckerberg aveva corteggiato a lungo la società, arrivando a offrire 60 milioni di dollari. Ha ricevuto un bel due di picche e si è cosolato con la concorrente Ascenta, acquistata per 20 milioni di dollari.
La prima battaglia aerea è andata a Big G, che da tempo ha avviato progetti in quota, come Loon, che usa palloni aerostatici per espandere la rete anche in territori privi (o quasi) di infrastrutture. Ora la domanda è: per quale motivo Facebook e Google puntano sui droni? Espandere internet anche in Paesi poveri è intenzione encomiabile. Rappresenta una sorta di diritto di prelazione sul bene più prezioso, gli utenti futuri. Ma non garantisce una monetizzazione immediata.
L'IMPIANTO SOLARE PIU' GRANDE DEL MONDO? E' DI GOOGLE
Per capirne di più, serve ampliare lo sguardo e smettere di definire Google come una internet company. Non lo è più, come non è più (solo) una media company. I droni di Titan hanno sensori atmosferici che potrebbero dare un contributo nel settore delle previsioni meteorologiche. E sono capaci di raccogliere immagini ad alta risoluzione, caratteristica che si sposa con il reparto mappe di Mountain Views. Non solo: lo scorso dicembre Google ha acquisito Boston Dynamics, società specializzata in robotica.
Ma il matrimonio perfetto è un altro eriguarda Makani, il progetto per la produzione di energia eolica a basso costo che mira a utilizzare turbine aeree. Quanta energia potrà produrre un drone-turbina che vola per 5 anni di fila?
@paolofiore