Giornalismo in lutto, è morto Lino Manocchia
Lino Manocchia 1921-2017
Il 5 marzo é scomparso il noto giornalista originario di Giulianova, Lino Manocchia. Arrivato a New York nel 1949, si trasferí prima nel Bronx e poi a Cambridge, un paese a 300 km a nord nello stato di New York. Ci abitava con il figlio Adriano, la nuora Teresa Schiavi (anche lei di Giulianova), ed il nipote Adrian Jr.
Lino era figlio del giornalista e scrittore giuliese Francesco, ed il suo “love affair” con la stampa inizió dopo la laurea con servizi sportivi per “Il Messaggero”, “Momento Sera” e “Corriere dello Sport”. In America ha collaborato per Voice of America e con la Rai per la boxe. Collega di Ruggero Orlando alla Rai di New York, si divideva un ufficio con l'allora corrispondente del “Corriere della Sera”, Ugo Stille. Per un lungo periodo é stato anche direttore dell’edizione italiana del giornale ufficiale del sindacato dei sarti americani, ILGWU, “Giustizia”.
ino ha avuto modo di intervistare sei presidenti americani: Eisenhower, Kennedy, Johnson, Ford, Carter e Clinton. In un’intervista fatta nel 2006, si legge che “Lino Manocchia era contento di essere arrivato ad Indianapolis per seguire la Indy 500 come faceva da 40 anni. Peró é stato un pó deluso: ‘É lo stesso ovale, un tantino invecchiato dopo 90 anni: quattro curve apparentemente uguali, ma diverse l’una dall’altra, ma non é quello dei tempi di Mario Andretti ed Emerson Fittipaldi. Oggi i protagonisti appartengono ad un altro pianeta’.
Secondo Manocchia, ‘la colpa é di Tony George, il dirigente della gara che é riuscito a mettere in lista 33 concorrenti, pregando di cimentarsi ad un gruppo di vecchi eroi, assenti dalla gare da molti anni. Oggi si fa tutto per i soldi, perché con i 18 milioni di dollari in palio anche l’ultimo arrivato intascherá 150.000 dollari’”. Memorabile anche un suo articolo del 2012, che ricordava i suoi tre anni in un campo di concentramento in Germania come militare dell'areonautica italiana, dopo l'armistizio del '43.
Dom Serafini