Il futuro dei giornali? App per il mobile e news a pagamento

Qualche dato su tutti: la pubblicità sulla carta stampata è calata ancora nel 2012 di un milione e mezzo di dollari, scendendo al di sotto dei 20 milioni di dollari per la prima volta dal 1982; l'advertising online cresce ma lentamente (+3% l'anno scorso) e non riesce quindi a coprire le perdite della carta; aumenta invece a ritmi vertiginosi l'audience delle notizie su smartphone e tablet, settore ancora largamente inesplorato dalla pubblicità.
Sono alcuni dei passaggi essenziali del rapporto annuale State of the Media 2013 di Pew Research Center sull'industria dei media statunitenesi, in cui si sottolinea anche il boom della pubblicità politica sulla tv (il 2012 è stato anno di elezioni presidenziali negli Usa), che nascondce tuttavia un calo generalizzato di spettatori per i canali locali. Prosperano ancora i network via cavo, ma il loro format - si sottolinea nel report - si sta spostando sempre di più su talk show e interviste piuttosto che su reportage e giornalismo d'inchiesta (che abbiano preso a modello l'Italia?), mentre calano le città "coperte" da stazioni radiofoniche locali all-news, nonostante la National Public Radio mantenga un buon successo.
Insomma, il compito di informare viene sempre più demandato ai media digitali, settore in cui Google e Facebook fanno la parte del leone nella raccolta pubblicitaria, che presidiano i segmenti in forte crescita del mobile e del video; Google, in particolare, è attualmente leader assoluta tanto nel search quanto nel digital display advertising, nota Pew. Ed è attrezzata per accaparrarsi buona parte di quella che per gli analisti è la "next big thing" nella pubblicità online, ovvero i messaggi locali targetizzati sulle preferenze rivelate dagli utenti nel loro uso della rete.
Guardando avanti, l'agenda dei giornali per l'anno prossimo prevede alcuni passaggi pressoché obbligati:
- essere presenti sulle piattaforme mobili per accaparrarsi nuove fonti di entrate pubblicitarie, investendo in app e sperimentando nuovi modelli resi possibili dalle più recenti tecnologie legate al mobile;
- fare pagare i propri utenti: negli ultimi anni i modelli di maggiore successo sono stati quelli legati agli abbonamenti digitali o digitale+carta; stando al report, il 33% del 1380 quotidiani d'oltreoceano ha avviato o annunciato piani basati su contenuti a pagamento (ovviamente a valore aggiunto) e sui paywall (portafogli elettronici);
- continuare ad affiancare l'informazione con iniziative di digital marketing, eventi, contenuti sponsorizzati; stando alle prime indicazioni, i giornali potrebbero coprire almeno metà delle perdite in termini di entrate pubblicitarie con il fatturato generato da queste iniziative.