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"Arizona con Achille Lauro traccia sessuale/cruda, entro a gamba tesa. I brani con Elodie-Giorgia e il significato del serpente in copertina...." - Irama svela il nuovo album
Antologia della vita e della morte”, il nuovo album di Irama. "Canzone preferita? Mi mancherai moltissimo". I brani, il percorso di avvicinamento verso San Siro...

"Arizona con Achille Lauro traccia sessuale/cruda, entro a gamba tesa. I brani con Elodie-Giorgia e il significato del serpente in copertina...." - Irama svela il nuovo album
Antologia della vita e della morte? Un titolo bello, forte e d'impatto. Come nasce?
"In verità prima nasce il disco, poi segue il titolo, che deriva in parte dall'ammirazione che ho sempre avuto anche per De Andrè. E poi, era anche per me una consecutio logica, perché si tratta di un insieme di racconti di vita e morte, un dualismo eterno che fa parte dell'uomo, in mille culture - sottolinea Irama presentando il suo nuovo album uscito in queste ore in un incontro con i giornalisti nel quartier generale di Warner Music a Milano - Se pensiamo allo Yin e allo Yang, o a qualsiasi forma che abbiamo a livello simbolico per celebrare e per descrivere quello che è la vita dell'essere umano: l'equilibrio tra l'oscurità, la luce, il bene e il male. Il disco racchiude tante canzoni che trattano di vita e tante che raccontano invece le sfumature legate alla morte".
Qual è il tuo rapporto con la morte e con l'aldilà?
"Questa è una domanda molto delicata, mia sorella una volta mi ha risposto in una maniera molto intelligente - mi ha fatto divertire - 'Non sono credente, sono sperante, spero che ci sia qualcosa'. Io ho un rapporto forse ancora tenebroso con la morte, non sono pronto. Poi chi lo è veramente? E' sempre una situazione difficile, ma anche naturale. Forse ho imparato ad avvicinarmi alla perdita - più cresco, più vivo - è normale e fisiologico avvicinarsi a questo sentimento, perché inizi a perdere le persone intorno a te spesso", spiega Irama rispondendo a una domanda di Affaritaliani.
"E' una cosa che io non vivo bene, ma in maniera strana. Quello che succede a me, a livello soggettivo, è che non sono in grado di metabolizzare le cose e lo faccio dopo anni, quindi spesso mi trovo a soffrire, poi dopo anni scoppio e sto male. A quel punto di solito scrivo una canzone: è l'unica forma sincera che ho per parlarne. Come capitò con 'Ovunque Sarai' e come sto facendo con altre canzoni. Ho un processo un po' strano, che non è molto naturale, sto ancora imparando... Mi accorgo che devo ancora imparare ad addomesticare i miei sentimenti per quanto possibile sia"
L'album si apre con Arizona, brano realizzato con Achille Lauro
"Traccia molto sessuale e cruda. Nasce a Los Angeles e poi si sviluppa insieme a Lauro: mi sono trovato benissimo con lui, c'è rispetto e amicizia. Abbiamo fatto questa canzone un po' pazza, ha sonorità rock e country. Era un'apertura perfetta per l'album, molto 'arrogante', ma tanto non lo nascondo, anche quello fa parte di me. L'ho scritto anche in una canzone. Con Arizona mi piaceva entrare un po' a gamba tesa per poi raccontare un disco molto più intimista, forse profondo"
Due collaborazioni femminili in questo album, Giorgia ed Elodie...
"Ho collaborato poco con voci femminili, ma in generale non ho collaborato tanto, se pensiamo ai miei dischi. In questo caso è stata una cosa molto naturale, mi è piaciuto davvero molto, anche perché hanno delle voci splendide e una personalità molto forte"
Con Giorgia ecco Buio, dove l’amore e il dolore si confondono fino a diventare canto
"E' stato bello sentirla cantare questa canzone, spero arrivi la gente, a me piace tantissimo il pezzo e lei secondo me era perfetta per interpretarla e per cantarla. Poi Giorgia non è che abbia bisogno di tante presentazioni"
Ex è il brano con Elodie già ai vertici delle classifiche radiofoniche, un confronto acceso tra orgoglio e attrazione
"Anche Elodie non ha bisogno di presentazioni, secondo me ci siamo incontrati in un mondo che era un territorio di entrambi - al contrario della canzone di Giorgia che segue maggiormente un fil rouge con l'album. Con Elodie secondo me è più un incontro tra noi due, il motivo per cui è uscita anche prima come canzone"
Alcune canzoni di Antologia della Vita e della Morte...
Polvere
"E' la prima volta che scrivo su chitarra, è stato bello e diverso. mantiene la 'forma canzone' che sono abituato a scrivere, con melodie magari un po' più britanniche, sempre nel modo che ho di approcciare alle ballad... però da un vestito completamente organico. A un certo punto c'è proprio una band che suona, è tutto organico e tutto suonato, perché volevo che mantenesse quell'animo live"
Il Circo
"E' una storia 'tipo ellenica' che mi sono inventato. Parla di questa ballerina che viene cacciata dagli dei per invidia e poi, nonostante lei trovi un amore mortale, gli viene portato via anch'esso da Venere. In superficie la canzone racconta dell'invidia, della gelosia, però in verità, a fondo il concetto che va a esplorare è quello dell'utopia della perfezione. Cioè il fatto che spesso noi vediamo in altri le vite perfette, ma in verità sono piene di crepe e non ce ne riusciamo a rendere conto, perché abbiamo la vista offuscata da questa gelosia. Mi piaceva sviluppare questo concetto. La canzone riporta anche degli 'spicchi sociali' della realtà, dell'artista... Il pubblico che è pronto a vedere l'artista cadere: a volte fa anche da gogna nel circo, vuole vedere se l'artista riesce veramente a rimanere in equilibrio o cadere. Ed è un bello spunto, una bella metafora, anche una diramazione della canzone, ma non è il vero senso. Questo, secondo me, è un ramo, è una parte della vita e della morte delle persone"
Canzone preferita del disco? 'Mi mancherai moltissimo'
"Brano che ha un peso per me gigante, è un argomento che ho trattato a mio parere con i guanti: ho cercato di farlo con totale rispetto, per quanto si possa. Ho provato a distaccarmi il più possibile. Raccontare questa canzone è sempre pericoloso, perché entri in un territorio molto difficile e non voglio mancare di rispetto a nessuno, né addentrarmi troppo in questo particolare. Voglio che sia poi la canzone a parlarne. Quello che mi piace tantissimo è la musica, tantissimo, fatta insieme a un gigante come Davide Rossi. La cosa che mi ha stupito di lui è che è super umile, nonostante sia così grande: ci siamo messi insieme a fare la parte strumentale, mi ha seguito tantissimo, abbiamo fatto un lavoro che mi emoziona tanto. Sì 'Mi mancherai moltissimo' è la mia preferita"
Il Giorno è la traccia che chiude il disco. In che modo hai voluto farlo?
"Volevo chiudere con 'Il giorno' perché la canzone in sé tratta di una cosa un po' spigolosa, un concetto legato agli attacchi di panico, al rifiuto e anche nell'aiuto nel cercare qualcosa. Però il vestito, rappresenta quello che è un nuovo giorno, completamente. Ti dà un'intenzione, una musicalità totalmente differente da quello che arriva prima. Mi sembrava una giusta, una degna chiusura per l'Antologia della vita della morte"
Antologia della Vita e della Morte è un album che può essere inteso come l'apertura di una nuova era o la chiusura di qualcosa che c'è stato prima?
"Un disco è sempre un'apertura di qualcos'altro. C'è una teoria bellissima sull'universo secondo cui è un essere senziente e noi siamo un ricordo latente della nostra stessa esistenza. Ecco, secondo me, gli album si avvicinano a questo concetto: sono un po' come un ricordo latente dell'artista. Noi spesso siamo già proiettati a tre anni dopo e l'album, invece, è qualcosa che ci siamo lasciati le spalle, ma che sta vivendo in un presente per gli altri. Quindi, oggettivamente, il disco è sempre un continuo incremento, una continua crescita, un continuo sviluppo. Fa parte del percorso e il percorso, in questo caso, è molto più organico, molto più suonato. Sto andando molto in quella direzione lì"
La copertina dell'album con Irama dentro la casa dei ricordi
"Entri nel vivo della casa e le canzoni sono i ricordi, le memorie, l'antologia stessa... Un insieme di racconti che vivono nella casa. Le foto che ho messo sono molto specifiche, della mia infanzia e sul retro del disco ne ho inserita una in particolare che mi sembrava giusto mettere"

Il serpente nella copertina dell'Antologia della vita e della morte, in salotto di fianco a Irama...
"Fa parte di me da tanto, è una cosa mi ha sempre attratto, perché ha questo dualismo come l'Antologia della vita e della morte. Il serpente ha diversi significati, per alcune culture è il simbolo del male, come nel cristianesimo. Pensiamo alla cultura egiziana... quando Horus va a far sorgere il sole, c'è un altro serpente che combatte, poi quando il sole si bagna di sangue, levandosi in cielo significa che la luce ha vinto... Ecco mi piaceva il concetto di dualismo, che è lo stesso, più o meno, che dicevo prima riferito allo Yin e Yang. Dunque il serpente aveva, oltre a una forma che mi rappresentasse, quindi identitaria, ma anche un senso proprio logico con la vita e la morte"
L'11 giugno 2026 il concerto a San Siro, il percorso di avvicinamento passa anche da questo album
"La musica è super organica, questo disco è 'super suonato', perfetto per la forma live. Ormai sono in questa direzione da un po' di tempo e in questi tre anni diciamo che ho vestito in mille modi i pezzi, ho suonato sempre di più, ho aggiunto sempre più musicisti anche alla band, mi piace proprio la 'forma canzone'. Arriverò ad avere 30 musicisti secondo me sul palco, ma perché penso che sia il modo più bello per esprimere la musica live, almeno per mio gusto a livello soggettivo. Ho già in mente cosa fare, sto iniziando a programmarlo e a prepararlo. Spero sia uno show che si ricordino le persone e si godano perché sarà bello farlo insieme a loro"
L'estate con il concerto a San Siro, in uno stadio che fra qualche anno non ci sarà più.
"Lo demolisco io, aggiungete però in senso metaforico", conclude scherzando Irama