A- A+
MediaTech
MicroMega chiude la gloriosa rivista di sinistra. Il "dolore" di Mughini

Micromega chiude. Paolo Flores d'Arcais: "Muore una testata di sinistra illuminista"

Micromega chiude. "A giorni uscirà il numero 5 del 2023, un Almanacco delle scienze curato da Telmo Pievani dal titolo “La scienza è una questione di metodo”. A novembre il numero 6 sul tema della cittadinanza vs identità e della galassia del fenomeno “woke”, praticamente già pronto. Sarà l’ultimo. Attualmente abbiamo 500 abbonati alla rivista cartacea, 1200 al settimanale on line MicroMega+, una vendita media in libreria di 300 copie al mese. Per un bilancio saldamente in equilibrio ci serve almeno il triplo", scrive Paolo Flores d'Arcais sul sito delle storica rivista di sinistra.

"Muore una testata di sinistra illuminista, da quasi trentotto anni impegnata culturalmente, civilmente, politicamente, sul versante egualitario, libertario, laico (e anche ateo), per una giustizia eguale per tutti. Che ha espresso sempre in modo radicale il proprio punto di vista, ma ha sempre accettato e anzi promosso il confronto con posizioni anche lontane. Oggi spesso rifiutato da altri, nella sinistra e nella Chiesa. MicroMega muore", aggiunge.

MicroMega, l'appello di Paolo Flores d'Arcais

"A meno di un miracolo, di cui nessun Dio, ma solo voi, potete essere gli autori. Qui sotto potete impegnarvi per un abbonamento. Se entro la mezzanotte di domenica 8 ottobre raccoglieremo almeno cinquemila impegni (di chi condivide la linea della rivista, ma anche di chi non la condivide ma ritiene sia una presenza necessaria nel panorama culturale italiano) andremo avanti, vi chiederemo di fare subito l’abbonamento promesso, discutendo poi con voi del futuro di MicroMega. Se volete impegnarvi non aspettate, fatelo subito, il fattore tempo è cruciale", sottolinea.

Micromega chiude. Le parole di Mughini

"Ho letto con dolore che Paolo Flores d'Arcais, un fraterno amico dei miei vent'anni di cui non mi dimentico, ha annunciato che MicroMega, la rivista che lui dirige da poco meno di quarant'anni, è giunta al capolinea. Non ci sono più soldi, le 700-800 copie vendute a botta non bastano a sopportare i costi - scrive Giampiero Mughini a Dagospia - Dovrebbero riuscire a venderne tre volte tante, il che per una rivista di carta ad alto contenuto intellettuale è del tutto illusorio. Per quanto mi riguarda, io avevo detto stop a Giovane critica nel 1973. Le avevo dedicato il meglio dei miei vent'anni, ora non era più il tempo. Paolo ha insistito allo stremo, e finché la Gedi non gli ha tolto il suo padrinato editoriale. Nel frattempo i nostri rapporti si sono purtroppo chiusi".

"Lui continua a volere raddrizzare le gambe al mondo, raccomandandogli le strade da percorrere per diventare se non perfetto quasi. Io penso che il mondo una schifezza è e una schifezza resterà. L'importante per quanto mi riguarda è starci in pace con la propria coscienza, e che sia una coscienza ben desta, lontana dalla semplificazioni ideologiche", sottolinea Mughini.

Iscriviti alla newsletter





in evidenza
Tra gli uomini più invidiati del momento: ecco chi è il marito manager di Annalisa

Ritratto di Francesco Muglia

Tra gli uomini più invidiati del momento: ecco chi è il marito manager di Annalisa


in vetrina
Affari in rete

Affari in rete


motori
Italdesign svela a Autochina 2024 Qintessenza

Italdesign svela a Autochina 2024 Qintessenza

Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

© 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

Contatti

Cookie Policy Privacy Policy

Cambia il consenso

Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.