Moncler, duro il danno reputazionale online. L'analisi di Caffeina
"Dopo le prime avvisaglie della crisi reputazionale che stava colpendo Moncler, in Caffeina ci siamo attivati per capire l'impatto che il servizio di Report "Siamo tutti oche" stava avendo su Facebook, Twitter e Google. Su Facebook, la violentissima reazione degli utenti ha colpito in pieno la Fanpage ufficiale di Moncler, forte di più di un milione di fan, con insulti, attacchi e critiche al trattamento riservato agli animali e alla scelta di produrre all'estero". Lo spiega Henry Sichel, fondatore e General Manager, parlando dell'impatto digital che ha avuto la puntata di Report "siamo tutti oche" sul brand Moncler.
E aggiunge: "Le reazioni a ogni post del Brand sono letteralmente schizzate alle stelle, passando da una media di 30 commenti al giorno nei post di ottobre a un picco di più di 1.800 per quello pubblicato il 2 novembre". Anche su Twitter "gli effetti sono stati esplosivi: i tweet contenenti 'Moncler' sono montati da una media di poche decine al giorno durante il mese di ottobre ai più di 3.000 del 3 novembre, con frequenti richiami al boicottaggio". Sichel sottolinea: "Gli effetti si sono sentiti anche sulle SERP di Google, che già il 2 novembre ha indicizzato un picco di risultati correlati a Moncler, pari al triplo dell'andamento normale. Il caso è ora nella sua piena fase di hype. Il buzz decrescerà gradualmente, lasciando però alle proprie spalle una coda di strascichi negativi".
"L'impatto subìto da Moncler è serio e profondo, nonostante la pubblicazione di comunicati stampa circostanziati, e siamo probabilmente ancora all'inizio, con Moncler che ha dato mandato ai suoi legali per tutelarsi in tutte le sedi. Nei procedimenti che si apriranno, anche il danno reputazionale subìto online avrà probabilmente un importante ruolo da giocare, in un periodo di acquisti natalizi ormai alle porte e di consumatori sempre più consapevoli", conclude il fondatore e General Manager di Caffeina
ANIMALI: CIRINNA', DOPO CASO MONCLER SERVE RIVOLUZIONE ETICA - Serve una rivoluzione etica del nostro sistema produttivo e noi possiamo favorirla". Lo ha dichiara la senatrice Pd Monica Cirinnà della commissione Giustizia. "Il documento di Report sui metodi selvaggi di spiumaggio delle oche - aggiunge - le dure polemiche contro la Moncler e i conseguenti cali in Borsa del titolo ci dicono inevitabilmente che, nonostante vi siano precise normative europee ed italiane in materia, esistono ancora troppe falle che permettono tali comportamenti. Poichè è prioritario tutelare la salute degli animali, ma anche l'economia produttiva delle aziende e i lavoratori che vi operano, è necessario intervenire celermente per assicurare la tracciabilità delle filiere produttive, favorire le etichettature che specificano gli standard di benessere degli animali e impedire che lavorazioni effettuate contro tali regole possano poi giungere sul mercato italiano".