Generation easyJet: decolla la nuova campagna
EasyJet diventa maggiorenne e festeggia con una nuova campagna pubblicitaria. Il primo network di trasporto aereo in Europa e la terza compagnia in Italia celebra così la “Generation easyJet”, nuova generazione di viaggiatori.
La campagna celebra proprio l’attitudine del “prendere e partire” delle persone che scelgono di viaggiare con easyJet, l’animo curioso, entusiasta e intraprendente degli oltre 60 milioni di viaggiatori che ogni anno viaggiano con la compagnia. E' una generazione cresciuta con la "democratizzazione" del trasporto aereo, nata con i vettori a basso costo.
La campagna, pianificata su TV, affissione e web e integrata nei diversi canali di comunicazione, mette al centro le persone, le loro ambizioni e le loro diversità, tanto da utilizzare nello spot TV un’ampia variet di persone “normali” (i casting sono stati fatti tra reali viaggiatori), nonché assistenti di volo e piloti attualmente impiegati in easyJet. Il risultato è una comunicazione nuova e distintiva nel settore del trasporto aereo
"Con questa campagna - afferma Frances Ouseley, Direttore Italia di easyJet - vogliamo celebrare i nostri passeggeri, e questa loro nuova modalità di interpretare il viaggio, una nuova generazione di viaggiatori che abbiamo denominato ‘Generation easyJet’.
“La crescita delle compagnie a basso costo ha permesso una 'democratizzazione' del trasporto aereo e la nascita di una nuova generazione di viaggiatori - afferma Andrea Giuricin, economista e Professore dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca -. La capacità di queste compagnie di abbassare il costo medio di un volo di oltre il 50 per cento è la principale motivazione di tutto questo; e la concorrenza ha fatto il resto. Questa diminuzione di costo in un ambito fortemente concorrenziale ha permesso una riduzione delle tariffe. Vi è da ricordare che questa diminuzione dei prezzi è avvenuta in un ambiente di mercato dove il petrolio ha decuplicato il proprio prezzo da fine anni Novanta ad oggi. I clienti hanno ormai una grande possibilità di scelta e il mercato italiano in soli quindici anni è raddoppiato, passando da 53 milioni di passeggeri nel 1997, anno della liberalizzazione, a circa 117 milioni di passeggeri nel 2012. “In molti casi le compagnie low cost hanno supplito alla crisi dei vettori tradizionali, come è stato ad esempio il caso di Milano Malpensa, dove dopo il de-hubbing di Alitalia, easyJet è diventato l’operatore con il maggior numero di aeromobili e di passeggeri.
“I clienti possono continuare a scegliere sempre più destinazioni grazie alla tipologia di network che offrono le compagnie come easyJet. I voli diretti, point to point, all’interno dell’Europa hanno permesso non solo una maniera più economica di viaggiare, ma soprattutto il collegamento diretto verso moltissime destinazioni che prima non erano raggiungibili. Questa tipologia di network più semplificata permette alle compagnie low cost di avere un tasso di puntualità superiore alla media, come dimostrano le statistiche. “La crescita dei passeggeri, dovuta alla crescita di compagnie come easyJet, ha avuto un doppio impatto, sia sul territorio che a livello sociale. L’Airport Council International, associazione che raggruppa circa il 90% degli aeroporti mondiali, stima che per ogni milione di nuovi passeggeri, vengano creati circa 1000 posti di lavori sul territorio. Questo dato varia tuttavia in funzione della grandezza di uno scalo aeroportuale. Gli scali secondari generano molto meno lavoro rispetto ad un aeroporto di grandi dimensioni. Il business di easyJet, che raggiunge tutti i principali aeroporti europei, ha dunque un impatto maggiore rispetto alle compagnie che utilizzano gli scali secondari.”