Infiammazione da smartphone: è il primo caso di WhatsAppite
Nuove tecnologie, nuove malattie. Un medico spagnolo ha diagnosticato il primo caso di WhatsAppite. La paziente è una donna di 34 anni, in stato di gravidanza, che si è svegliata al mattino con un forte dolore a entrambi i polsi . Cosa era successo?
"La donna era stata ricoverata la sera del 24 dicembre. Il giorno successivo, tra auguri di Natale e rassicurazioni sul suo stato di salute, ha deciso di rispondere a decine di messaggi. Per sei ore ha tenuto tra le mani il suo smartphone", ha dichiarato il medico alla rivista The Lancet.
La condizione della paziente è migliorata solo con la somministrazione di antidolorifici, accompagnata dal divieto assoluto di usare il celluare. Nelle sue conclusioni, il medico, Inés Fernandez-Guerrero dell'ospedale di Granada, osserva che la WhatsAppite potrebbe essere una "malattia emergente" che i medici dovranno è presto prendere in considerazione.
Non la prima volta che il suffisso -ita, che in medicina indica una infiammazione, viene associato ai dispositivi tecnologici. Negli anni '90 è stato il turno della Nintendinite (causata dall'uso della famosa consolle) e nel 2006 della Wiiite.