Rai, purghe giallo-rosse: Affari svela i nomi dei prossimi direttori di Rete
Coletta, Di Mare, Ammirati, Di Meo, Orfeo, Di Bella, Teodoli, Calandrelli. I nomi lanciati da Affari occuperanno le ambìte poltrone di Rai1, Rai2, Rai3
Ci siamo. Alla Rai regna un'atmosfera splatter da Profondo Giallo-Rosso, da Venerdì 13 L'Assassino ti siede accanto, da Non aprite quella Porta (dello stanzino). Stanzino nel quale - prestissimo - qualcuno sarà ricacciato a preparare caffè, a fare fotocopie e a rispondere al telefono: "Dicaaa? No, il dottore è fuori stanza, richiami". Il repulisti del Governo Pd-M5s teso a eliminare ogni minima traccia di Salvinismo dalle direzioni di Rete è ormai qui, e i nuovi, papabili, eletti stanno scaldando i motori.
Per primi abbiamo fatto il nome di Stefano Coletta, attuale direttore di Rai3, che dovrebbe in tutta probabilità sedere sulla poltrona più ambìta di Rai1, sostituendo Teresa De Santis sulla quale il sottoscritto ha speso oceani di parole, e la cui gestione è nell'occhio del ciclone per ascolti precipitati pericolosamente sotto il livello di guardia. Per la poltrona di Rai1, manovre sotterranee vedono impegnati anche Mario Orfeo e Angelo Teodoli, che qualcuno definisce i mentori di tutta l'operazione e che molti avrebbero visto bene sul trono di spade dell'Ammiraglia Rai. Senz'altro, se nessuno dei due dovesse conquistarlo, ricopriranno il ruolo forse ancor più importante di eminenze grigie.
Per Rai2, i nomi più gettonati sono Franco Di Mare (come abbiamo sottolineato per primi sempre noi) e Ludovico Di Meo (in quota Giorgia Meloni), che definimmo qualche settimana fa un astro risorgente. E anche qui non abbiamo sbagliato. Per la direzione della Seconda Rete si parla anche di Milo Infante, Vicedirettore Vicario di Rai1 del quale parlammo in questo pezzo qualche mese fa (clicca qui per leggere).
Per Rai3, noi di Affari abbiamo "lanciato" la capace Silvia Calandrelli, molto apprezzata dal Pd di Nicola Zingaretti, ma è prepotentemente tornato (o occultamente rimasto) in lizza anche il nome della potente direttrice di Rai Teche (nonché legata al ministro grillino Vincenzo Spadafora, rientrato in auge dopo un periodo di defaillance a favore di Gianluigi Paragone) Maria Pia Ammirati, nemica intima di Teresa de Santis, e da noi segnalata qualche settimana fa - malgrado ella avesse smentito con civettuolo pudore - quale rampante contendente per la direzione di una rete. Quanto ad Antonio Di Bella, anch'egli in pole per Rai3, gli avevamo predetto per primi la direzione di una rete o la presidenza Rai. Vedremo quale delle due ipotesi avrà il sopravvento.
Mentre si attende un CdA infuocato per il 17 ottobre prossimo venturo, che rappresenterà il senechiano massacro finale del film horror proiettato senza soluzione di continuità sugli schermi di Viale Mazzini dall'anno scorso, noi di Affari osserviamo il tutto dipanarsi da una poltrona di spettatore privilegiato, dalla quale vediamo, prevediamo e stravediamo. E quasi sempre ci azzecchiamo.