Rcs, Il cdr minaccia l'azione di responsabilità: slitta la vendita di via Solferino

Questione di tempismo. Il comitato di redazione del Corriere della Sera si mette di traverso proprio nel giorno in cui il Cda avrebbe dovuto decidere sulla vendita della sede di Via Solferino. Il risultato? Il consiglio ha rimandato la scelta, aggiornando la riunione al 5 novembre.
Le trattative in esclusiva con Blackstone, quindi, proseguono. La soluzione prospettata dall'Ad, Pietro Scott Jovane, mira alla vendita dello storico immobile. Ma non è detto che la redazione debba traslocare nella torre Rcs di Crescenzago. E' ancora sul tavolo la possibiltà di restare in affitto. La voce che il prossimmo inquilino possa essere Versace, secondo quanto raccolto da Affaritaliani, è ipotesi remota. Molto più probabile che la redazione non si muova da Brera.
Ma il Cdr del Corrierone non molla. E alza la voce, con un comunicato pubblicato sul quotidiano: "Se il Consiglio dovesse decidere di cedere l'immobile di via Solferino - via San Marco si chiuderebbe un'epoca cominciata piu' di cento anni fa e i nomi degli autori di questo sfregio clamoroso all'identità del Corriere e a un pezzo del patrimonio storico italiano". I giornalisti, per la prima volta, minacciano "la possibilità di avviare un'azione di responsabilità a carico dei componenti del Cda per aver procurato un grave danno patrimoniale alla società''.
La protesta è arrivata alle orecchie di chi doveva ascoltarla. Il Cda, dopo ore di riunione sotto la presidenza del consigliere Piergaetano Marchetti, non è arrrivato alla decisione attesa. Ufficialmente per "sopraggiunta impossibilità a partecipare del presidente Angelo Provasoli". Di fatto, tutto rimandato.