Samsung verso l'addio ad Android
Il peso di Samsung all'interno della galassia Android è un dato di fatto. Il colosso sudcoreano è l'unico, fra i numerosi produttori che hanno adottato la piattaforma di Google, a guadagnare davvero dalla vendita di smartphone. Anzi, è l'unico produttore di smartphone a guadagnare insieme con Apple, che come noto adotta il proprio sistema operativo iOS. Una posizione di forza, quella di Samsung, che crea qualche imbarazzo anche nella stessa Google, che possiede fra l'altro Motorola ma che si trova al momento a doversi "aggrappare" a Samsung per sostenere il primato di Android su Apple nel mercato mondiale dei dispositivi mobili.
Ma la sitiazione potrebbe presto cambiare. Anche perché è vero che gli smartphone di maggiore successo di Samsung (compreso il top di gamma Galaxy S III e il suo successore Galaxy S4, atteso a maggio) sono basati sull'ultima versione di Android (Jelly Bean), ma è altrettanto vero che la casa si è in buona parte affrancata dai servizi "accessori" di Google preinstallando sui suoi dispositivi una serie di app che, in molti casi, si rivelano superiori a quelle "native" di Android: è il caso dell'assistente vocale S-Voice, ma anche del software della fotocamera o del traduttore che debutterà con il nuovo Galaxy S4.
In questo scenario non va sottovalutata la recente dichiarazione del presidente di Samsung Mobile, J.K.Shin, che al Wall Street Journal ha annunciato il lancio per il terzo trimestre di quest'anno del primo smartphone basato su Tizen, un sistema operativo open source basato su Linux (come Android) e sviluppato congiuntamente da Samsung e Intel. Tizen nasce infatti dalle ceneri di MeeGo, sistema operativo mobile che Intel aveva realizzato negli anni scorsi con Nokia, la quale aveva poi abbandonato il progetto con la decisione di allearsi con Microsoft per adottare la piattaforma Windows Phone. Samsung lo porterà al debutto su un dispositivo di fascia alta, quindi una sorta di Galaxy S4 con un sistema operativo "made in Samsung" e con a bordo gli stessi servizi, sempre "made in Samsung", del "fratello" basato su Android.
Il principale problema dei sistemi operativi "alternativi" ad Android e iOS, ovvero la mancanza di un nutrito ecosistema di applicazioni, sarebbe brillantemente risolto dal supporto garantito da Tizen proprio alle app per Android emulando l'ambiente della piattaforma Google. Mancherebbe probabilmente l'accesso all'app store Google Play, ma il limite sarebbe facilmente aggirabile dalla casa di Seul "attirando" un buon numero di app nella propria "galleria" Samsung Apps, esattamente come ha fatto Amazon per i suoi tablet Kindle Fire (che usano una versione modificata di Android): è probabile che ben pochi sviluppatori di applicazioni per Android si lascerebbero sfuggire l'occasione di essere presenti anche sullo "store" del più grande produttore mondiale di smartphone.
Insomma, se tutto andasse secondo i piani di Samsung, nel 2014 il successore del Galaxy S4 potrebbe avere Tizen al posto di Android.
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