A- A+
MediaTech
Coronavirus, TikTok e le due superpotenze: pandemia alleata del social cinese

di Elisabetta Ceci (@lazettaaa)

 

TikTok, è l’app d’intrattenimento cinese più amata dai teenager. Attraverso il social, gli utenti possono creare dei brevi video con la musica o possono simulare un doppiaggio, con durata variabile tra i 15 e 60 secondi, per poi eventualmente, modificarli aggiungendo filtri, effetti particolari o variando la velocità di riproduzione. È il cosiddetto “fast entertainment” (intrattenimento veloce).

 

Ora però grazie alla quarantena, a partire dagli influencer, anche i più grandi si sono avvicinati al social network. Sorge quindi spontaneo chiedersi il perché di questo cambiamento. Se in condizioni ordinarie è vero che i social si stanno dividendo per fascia d’età, in un momento di pandemia globale, questa ipotesi decade. Grandi e piccini stanno ricercando un senso di appartenenza, che questo social riesce a dare. 

Questo perché TikTok ha cambiato l’approccio. Se su Instagram si seguono delle persone “passivamente”, sul social network cinese si è “attivi” nel vero senso della parola. Tutto è dato dal fatto che i formati sono facilmente copiabili su questa piattaforma, le così dette “mosse” sono azioni concrete (ad es. batto le mani, muovo le braccia), questo implica un movimento concreto del corpo! Gli utenti quindi sono veramente partecipi e questo fa sì che ognuno si possa sentire parte di una comunità, che peraltro non ha confini.

 

Oltretutto, TikTok ha anche altri vantaggi, come il numero di persone potenzialmente raggiungibile. Ovvero il numero di persone che si raggiunge, ad esempio, su Instagram in genere è molto esiguo, al contrario, dato che la piattaforma cinese è in espansione le possibilità di raggiungere un numero elevato di visualizzazioni su un contenuto TikTok sono molto più alte.

 

Ma se, l’app più utilizzata dagli adolescenti, è quindi scalata in vetta alle classifiche dei social più utilizzati (ancor più in tempi di pandemia), come mai Zuckerberg non ha pensato ad inserire le funzioni di TikTok su Instagram, come aveva fatto per Snapchat?

 

La risposta è semplice: è più difficile, l’imprenditore statunitense dovrebbe “rifare” Instagram, basando la filosofia del social non sulle immagini, ma su i video. È quindi un fatto che TikTok, con la sua crescita esponenziale, è in gara con molti colossi nel mondo di Internet. Per quanto riguarda gli Stati Uniti potrebbe dover affrontare ostacoli da parte di rivali come Instagram e Facebook. Ad esempio, le due piattaforme hanno già aggiunto funzionalità all’effetto loop bomerang, che ricorda molto gli strumenti di editing video di TikTok. 

 

Inoltre, le preoccupazioni, espresse anche da Zuckerberg, riguardo le possibili censure su TikTok, possono ostacolare la sua crescita negli Usa e nel mondo. Va ricordato infatti, che TikTok è di proprietà di una società cinese, ByteDance, questo potrebbe essere motivo di preoccupazione e percepito come minaccia per la sicurezza e la libertà di espressione degli utenti.

Tutto ciò, non perché si nutra una cieca sfiducia nella Cina, ma perché l’app gemella di TikTok, ovvero Douyin (che ha la stessa icona, ma porta un nome differente) è sotto le leggi del Governo cinese, compreso l’arbitrio sulla censura di contenuti. TikTok invece ha i propri server negli Usa e a Singapore, proprio per rimanere distante dalle possibili ingerenze del Governo cinese.

 

Anche se, il miliardario cinese Zhang Yiming (CEO di ByteDance), quindi proprietario di TikTok, assicura che sulla piattaforma non destinata al consumo cinese non ci saranno mai ingerenze da parte del Governo di Pechino, le preoccupazioni comunque permangono e si teme che le censure si possano avere in futuro, anche sull’app destinata all’utilizzo nel resto del mondo.

 

Per non considerare poi il fatto che, la censura e il potere del Dragone possono manifestarsi in altre forme. È noto infatti, il caso in cui, a seguito di alcune dichiarazioni di un giocatore di pallacanestro dell’NBA, riguardo le proteste di Hong Kong, il Governo cinese abbia reagito minacciando di non trasmettere più le partite della sua squadra in Cina e proibendo anche la vendita dei gadget annessi (sempre in territorio cinese). Questo avrebbe provocato agli Stati Uniti una perdita enorme, dal momento che, il mercato cinese vale miliardi. 

 

Altra problematica connessa, sono i dati raccolti da questa app, questi potrebbero finire nelle mani del Governo cinese o comunque nelle mani di qualcuno che abbia intenzione di lucrarci. Al momento il fatto non sembra essere così rilevante, dal momento che sono dati di adolescenti, ma bisogna considerare che questi saranno la futura classe dirigente e i futuri consumatori. Chi detiene questi dati conosce in anticipo, quali sono abitudini e preferenze di consumo dei cittadini del domani e potrebbe utilizzarli in vario modo. Ecco spiegato quindi il motivo per cui si ritiene che questi dati siano il petrolio degli anni 2000.

 

Bisogna quindi, tenere sempre a mente che se un prodotto non si paga, il prodotto molto probabilmente sei tu.

Commenti
    Tags:
    tiktokcoronaviruscoronavirus tiktok





    in evidenza
    Madrina del "Roma Pride" e "Sinceramente' remix con Bob Sinclair

    Annalisa fa doppietta

    Madrina del "Roma Pride" e "Sinceramente' remix con Bob Sinclair

    
    in vetrina
    Premier League, nuova bufera su Tonali: accusato di scommesse anche in Regno Unito

    Premier League, nuova bufera su Tonali: accusato di scommesse anche in Regno Unito


    motori
    BMW lancia la ricarica bidirezionale per la Neue Klasse 2025

    BMW lancia la ricarica bidirezionale per la Neue Klasse 2025

    Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

    © 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

    Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

    Contatti

    Cookie Policy Privacy Policy

    Cambia il consenso

    Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.