Tim Cook, appello ai giovani: conoscenza, no discriminazione e ambiente - Affaritaliani.it

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Tim Cook, appello ai giovani: conoscenza, no discriminazione e ambiente

Cittadini evoluti del mondo, che possiedono la conoscenza. Nessuna discriminazione di alcun genere. Tutela dell'ambiente. Sono i tre concetti formulati da Tim Cook, ceo di Apple, successore di Steve Jobs, nel suo intervento all'inaugurazione dell'anno accademico dell'Università Bocconi.Una lezione in senso lato di conoscenza, democrazia, libertà, meritocrazia, positività, quella di Cook, introdotto dal presidente dell'Ateneo nonché ex premier Mario Monti. Cook ha anche incontrato il presidente del Consiglio Matteo Renzi. Idealismo e valori. "Voi studenti - ha detto Cook - dovete riuscire a mantenere il vostro idealismo, spingete, andate oltre, portate più in là le frontiere tenendo conto dei vostri valori. Le responsabilità non sono solo nelle mani dei governi (…). Voi siete non solo cittadini dell'Italia o di altri paesi, ma cittadini del mondo. Le conoscenze che apprendete qui possono essere impiegate per migliorare il mondo e le vite di molte persone, allora riuscirete a creare un mondo migliore di quello che avete incontrato."

Nessuna discriminazione. "Non discriminiamo nessuno - ha aggiunto Cook - accogliamo tutti, indipendentemente dal paese di origine, dall'aspetto, dal credo religioso e da chi ama". (Cook l'anno scorso ha fatto coming out dichiarando la propria omosessualità).   L'ambiente. "Dobbiamo capire gli effetti negativi dell'impatto climatico (…). La crisi climatica ci fa capire come i nostri destini sono interconnessi. Tutto questo deve far parte dell'agenda delle aziende, noi come leader aziendali abbiamo delle responsabilità (…). Noi ci impegniamo affinché la nostra azienda segue delle regole sulle energie rinnovabili, abbiamo raggiunto una quota dell'87%, ma vogliamo arrivare al 100% nell'impiego di energie rinnovabili. Ma fare da soli non basta, serve che anche gli altri seguano le regole, spingiamo perché i nostri concorrenti lo facciano".

Per dovere di completezza, sul lato pratico, ci sono anche aspetti che mettono dubbi. L' iPhone ha portato un'ulteriore rivoluzione nell'epoca di Internet e la app economy cresce notevolmente. Ma sono anche state pubblicate su autorevoli testate giornalistiche inchieste che hanno fatto discutere sulle condizioni delle fabbriche cinesi della Apple. Prima o poi emergerà pienamente la questione dei big data e della tutela della privacy, che tocca più organizzazioni come Facebook e Google. E non tutti possono essere d'accordo sul fatto che sia utile che in un'azienda succeda, come la Apple, che i collaboratori siano sempre per così dire connessi col grande capo che manda loro e-mail di lavoro nottetempo. Per non dire dei tanti posti di lavoro che a causa di Internet andranno persi perché saranno rimpiazzati dai software e dagli algoritmi (ma dovrebbe nascere qualcosa di nuovo, un altro cambiamento…).

Ernesto Vergani