Uber-Airbus, un app per prenotare viaggi in elicottero
Non solo taxi. Uber ha raggiunto un accordo con Airbus per sperimentare un nuovo servizio: un passaggio in elicottero. Se Uber (soprattutto nella sua versione Pop) si rivolgeva a chiunque avesse uno smartphone, adesso punta anche un mercato con capacità di spesa ben più elevata. La corsa dovrebbe costare tra qualche centinaia e qualche migliaio di dollari, a seconda della distanza percorsa.
Uber, oltre a gestire la piattaforma digitale, metterà a disposizione anche un'auto per raggiungere l'elicottero. “Per ora è solo un progetto-pilota, ma è davvero entusiasmante”, ha affermato il ceo di Airbus Tom Enders. L'esperimento è, per ora, riservato a un singolo evento. Airbus metterà a disposizioni elicotteri H125 e H130 per far viaggiare gli ospiti del Sundance Film Festival 2016 che si terrà fra il 21 e il 31 gennaio. La location scelta (Park City, nello Utah) si presta al servizio: è a 2200 metri di altitudine, a rischio neve, e un po' “fuori mano”.
Le condizioni finanziarie dell'accordo non sono note. Ma a chi conviene? Uber da tempo cerca strade nuove. La sua forza non è (solo) il trasporto urbano di utenti ma la rete logistica che la sua tecnologia consente di creare. Una rete potenzialmente aperta a tutto: il trasporto di cose, le consegne a domicilio. E il trasporto, in auto ma anche con altri mezzi.
Il vero protagonista dell'accordo, però, potrebbe essere Airbus. Il coinvolgimento della compagnia conferma la volontà di allargare il perimetro del business degli elicotteri (negli ultimi mesi in crisi). Allo stesso tempo, la società punta a una decisa espansione nella Silicon Valley, dove ha fondato la Airbus Group Ventures, un fondo da 150 milioni di dollari in cerca di startup innovative. Perché la Silicon Valley? Perché Airbus ha capito che la sua politica sul mercato costumer deve cambiare. Colpa (o merito) di nuovi attori come Elon Musk e la sua Space X.