Uber non si ferma: sfida ai tassisti anche a Genova
Eccola la terza città italiana: dopo Roma e Milano, Uber sbarca a Genova. L'esordio ufficiale, neanche a dirlo, è stato preceduto dalla levata di scudi dei tassisti liguri. E anche il Comune sta valutando se procedere con un'azione legale puntando sul mancato pagamento delle licenze.
Uber punta subito in alto, pensando come soluzione ideale per la nuova città a Uberpop, l'app che consente a chi ha un'auto adatta di iscriversi al servizio come guidatore per condividere tragitto e costi.
Se fino a pochi mesi fa i rumors puntavano su Firenze, la società più odiata dai tassisti ha preferito Genova. Perché, come ha spiegato la general manager di Uber Italia Benedetta Arese Lucini, “a Genova vogliamo fare un altro passo verso la rivoluzione del trasporto. Pensare a una città dove tutti si spostano con la propria macchina non è più un modello sostenibile, sia dal punto di vista ambientale che economico. Con la nostra piattaforma proiettiamo le persone verso la mobilità del futuro sempre più ecologica, conveniente e integrata. Esiste un nuovo modello di città dove è possibile muoversi velocemente. Noi non solo ci crediamo, ma facciamo la nostra parte”.