"WhatsApp e Snapchat illegali". La stretta anti-terrorismo di Cameron
Il primo effetto delle stragi parigine potrebbe essere una stretta sulle app di messaggistica. L'ipotesi, rimasta sottotraccia mentre i leader mondiali marciavano contro il terrorismo, è stata resa esplicita dal premier britannico David Cameron. Se dovesse essere rieletto, ha promesso il primo ministro, WhatsApp, Snapchat e iMessage potrebbero essere dichiarete illegali. Almeno per come sono concepite oggi. Il motivo sarebbe la sicurezza. Perché queste app adottano sistemi di criptaggio che rendono impossibile intercettare le conversazioni.
Apple ha ripetuto più volte di non avere accesso ai contenuti di iMessage. WhatsApp ha, da poche settimane, aggiornato un algoritmo che consente di codificare i messaggi quando vendono composti e letti, sfuggendo così ai tentativi "intermedi" di intercettare la conversazione.
Dopo il caso Nsa, le app si erano attrezzate, facendo fronte alla crescente domanda di privacy da parte degli utenti. Ora però, dopo Parigi, i governi spingono nella direzione opposta. Cameron chiede l'apertura di uno spiraglio che consenta, qualora ci siano dei sospetti, di accedere alle conversazioni private. Il nuovo conflitto aperto dagli attentati di Parigi è questo: privacy contro sicurezza.