Woody Allen al Festival di Mosca, bufera per gli elogi alla Russia: Kiev protesta - Affaritaliani.it

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Ultimo aggiornamento: 10:32

Woody Allen al Festival di Mosca, bufera per gli elogi alla Russia: Kiev protesta

Woody Allen interviene in videoconferenza al Festival del Cinema di Mosca elogiando il cinema russo. Il ministero degli Esteri ucraino parla di “vergogna” e condanna la partecipazione del regista.

La presenza di Woody Allen alla Settimana internazionale del cinema di Mosca ha scatenato un’ondata di polemiche. Il celebre regista, oggi 89enne, ha partecipato in videoconferenza a un incontro dedicato al futuro del cinema e all’impatto dell’intelligenza artificiale, ma le sue parole hanno subito acceso il dibattito internazionale.

Allen ha dichiarato che gli è “sempre piaciuto il cinema russo” e di considerarsi un “regista apolitico”, ma proprio questi elogi hanno provocato una dura reazione da parte dell’Ucraina.

La condanna di Kiev

Il ministero degli Esteri di Kiev ha diffuso una nota in cui condanna “fermamente” la partecipazione di Woody Allen alla manifestazione, definendola “una vergogna e un insulto alla memoria degli attori e registi ucraini uccisi o feriti” durante l’aggressione militare russa.

Per le autorità ucraine, la presenza di un’icona del cinema mondiale in un festival che si svolge in Russia, nel pieno del conflitto, rappresenta un messaggio pericoloso e inopportuno.

Un regista “apolitico”?

Le parole di Allen hanno suscitato polemiche anche nel mondo culturale e sui social. Se da un lato il regista ha ribadito il suo essere “apolitico”, dall’altro la scelta di partecipare a una kermesse organizzata a Mosca è stata interpretata come un gesto quantomeno controverso, che rischia di oscurare la sua lunga carriera artistica.