Bimbi in provetta e agopuntura
Di Francesco Bricolo
False friend, falso amico. Si usa questa espressione per indicare quei termini in lingua inglese che suggeriscono un significato che invece non corrisponde. Sono dunque dei falsi amici, sembrano semplificare ma complicano.
Evidence è un termini inglese false friend, perché suggerisce come traduzione evidenza mentre significa prova. In medicina l’Evidence Based Medicine, EBM, è la medicina basata sulle prove di efficacia.
L’idea di fondo è che ogni paziente, ogni persona ha il diritto di sentirsi proporre dal proprio medico curante la terapia più razionale, più efficace e questa razionalità, questa efficacia la decide l’EBM.
Orami sono trascorsi trentasette anni da quando nel 1978 nacque Louise Brown prima bambina concepita in provetta con la tecnica denominata “fecondazione artificiale”. Ora i pediatri sostengono che nei reparti ospedalieri almeno la metà dei bambini e delle bambine ricoverate viene dalla così detta FIVET. Ma gli acronimi sono molti. Non c’è una sola maniera per arrivare ad una gravidanza con le tecniche artificiali.
Molti passi avanti sono stati fatti in questo tipo di trattamenti e uno in particolare è fresco fresco, pubblicato nel gennaio 2015 dal team di Wuhan in China. Si tratta di una metanalisi: The Role of Acupuncture in in vitro Fertilization: A Systematic Review and Meta- Analysis (Gynecol Obstet Invest. 2015;79(1):1-12. Sempre più i centri dedicati alla procreazione medicalmente assistita (PMA) offrono alle donne singole e alle coppie che intraprendono un percorso di PMA anche l’agopuntura. Wolfang Paulus è stato il primo a provarci con uno studio pubblicato nel 2002 e anche se da allora in poi non ci sono stati tantissimi studi, questa metanalisi segna un po’ il passo e lo fa in modo molto interessante. La PMA è un universi complesso dove troviamo una estrema frammentazione. Il gruppo del Department of Obstetrics and Gynecology, Huazhong University of Science and Technology, Wuhan, China trae due punti conclusivi.
Se dentro la PMA consideriamo la fecondazione in vitro, IVF, e mettiamo assieme gli studi che mettono in relazione l’agopuntura con l’IVF allora si conclude che l’agopuntura non porta beneficio. Se invece consideriamo solo una specifica tecnica che è quella iniziata da Wolfang Paulus nel 2002, cioè fare due trattamenti di agopuntura uno prima e uno dopo il trasferimento dell’embrione (ET) dalla provetta all’utero della donna che lo riceve, allora l’agopuntura risulta efficace.
Non qualsiasi agopuntura e non qualsiasi PMA, ma uno specifico approccio di agopuntura e la sua applicazione in quei due momenti, prima e dopo l’ET. Allora l’agopuntura migliora le probabilità che la gravidanza avvenga.
L’argomento rimane complesso, ma certo la metanalisi cinese pubblicata il mese scorso è molto interessante e, se usata bene, permette a medici e pazienti di arrivare a fare scelte sempre migliori in un ambito molto difficile come quello della PMA.