Troppe allergie, pochi medici: la discussione (e i test) arriva in Parlamento
A fronte di 15 milioni di casa, gli allergologi sono solo poche centinaia. 120 deputati si sono sottoposti al prick-test promosso da AAIITO
di Lorenzo Zacchetti
Le allergie riguardano un italiano su quattro e gli allergologi non sono abbastanza. Se ne è parlato oggi alla Camera dei Deputati in occasione della conclusione della campagna “Screening allergologico”, promossa da AAIITO – Associazione Allergologi Immunologi Italiani Territoriali e Ospedalieri – per sensibilizzare le istituzioni su un fenomeno in continua crescita.
Dott. Antonino Musarra, Presidente AAIITO, ha detto: "Il problema-allergie in Italia si riassume in breve: nel nostro paese si stimano circa 15 milioni di soggetti allergici, mentre sono soltanto poche centinaia gli allergologi che svolgono in via esclusiva questa professione medica. Con questa sproporzione è evidente come gli specialisti allergologi non siano messi in condizione di svolgere il loro lavoro al meglio. Secondo le statistiche, un bambino su due, nato oggi, sarà un adulto allergico. Nonostante questi dati allarmanti, nelle strutture pubbliche, per problemi economici, spesso si preferisce sacrificare la figura dell’allergologo privilegiando altre specializzazioni e molto spesso i soggetti allergici vengono seguiti da specialisti con competenze meno specifiche. Questa situazione nel lungo periodo non può essere più sostenibile e ad essere messa a rischio sarà proprio la salute dei cittadini che hanno il diritto di potersi rivolgere agli specialisti più idonei. Il grande aumento di allergie respiratorie e alimentari negli ultimi vent’anni, in Italia e nel mondo intero, avrebbe dovuto già da lungo tempo far scattare un campanello d’allarme. Tuttavia nel nostro Paese continua ad esserci una scarsa 'cultura allergologica' caratterizzata da una notevole confusione tra allergie ed intolleranze e da una limitata conoscenza del ruolo e della funzione insostituibile dello specialista allergologo. Proprio partendo da queste considerazioni AAIITO in questi mesi ha promosso un’azione di sensibilizzazione che ci vede oggi in Parlamento, non per chiedere un aiuto, ma per avanzare e proporre soluzioni condivise che possano migliorare la situazione, tra cui l’attivazione di un Tavolo Tecnico presso il Ministero della Salute. La nostra campagna 'Allergicamente: Piano d’azione per una allergologia sociale' continuerà anche nel prossimo anno con nuove iniziative dedicate ai cittadini."
Nell'arco di tre giorni, AAIITO ha sottoposto 120 deputati all'esame non invasivo del prick test per le allergie respiratorie, ovvero Rinite Allergica e Asma Allergico). I politici positivi al test sono stati 66, ovvero il 55% del totale esaminato.
L’On. Michela Rostan, Vice Presidente della Commissione Affari Sociali della Camera, ha detto: “Del caso-allergie in Italia e di questa incongruenza del nostro Sistema Sanitario Nazionale ne pagheranno le conseguenze le giovani generazioni, è importante quindi intervenire subito agendo su più fronti nella lotta contro l’inquinamento, nell’implementazione delle indicazioni relative ad una precoce diagnostica allergologica, nell’approfondimento dello studio e delle relazioni fra le allergie alimentari e la qualità dei cibi che vengono consumati, senza dimenticare le allergie al veleno di imenotteri e da farmaci. Il campo di azione su cui intervenire è molto vasto, bisognerebbe provare a mettere in atto anche un intervento sulle terapie desensibilizzanti come ad esempio l’immunoterapia allergene specifica: attraverso una perequazione dei rimborsi in tutte le regioni italiane bisognerebbe ampliare l’accesso a queste cure ad un maggior numero di soggetti allergici in modo che possano tornare ad una vita normale diminuendo contestualmente le disparità di trattamento”.
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