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Medicina
Influenza in anticipo. Primo caso. I rischi del virus influenzale di specie A

Registrato a Parma con molto anticipo il primo caso di influenza su un bambino di tre anni. Si tratta del virus influenzale di specie A sottitipo H3.

 

Influenza in anticipo quest'anno. Un ceppo di virus influenzale di specie A sottotipo H3 è stato rilevato mercoledì scorso con grande anticipo rispetto al periodo epidemico, da un tampone faringeo appartenente a un bambino di tre anni e cinque mesi, ricoverato dal 3 settembre al Dipartimento materno-infantile dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Parma con febbre alta e compromissione bronchiale. Come riferito dal pediatra, il bambino, nato in Marocco e residente in Libia, era arrivato in Italia il 28 agosto su un gommone dalla Libia, insieme ai genitori, ed era ospitato in un centro di accoglienza territoriale. Il bambino, dopo reidratazione e risoluzione della febbre, è stato dimesso il 7 settembre 2016.

L’identificazione del virus influenza A/H3 è avvenuta - scrive ParmaQuotidiano.info - nella struttura di Diagnosi virologica molecolare ed epidemiologia, sotto la responsabilità di Maria Cristina Medici.

Com’è noto, il virus influenza di specie A causa infezione e malattia nell’uomo con circolazione ed episodi epidemici ricorrenti e, nei Paesi a clima temperato, generalmente collocati nella stagione invernale.

“Il risultato ottenuto – commenta l’Università di Parma – è rilevante non solo dal punto di vista diagnostico, ma anche dal punto di vista epidemiologico, perché sottolinea come la circolazione dei virus influenzali non sia limitata alla sola stagione invernale, in cui si concentra il picco epidemico, ma si estenda a tutti i periodi dell’anno, causando casi sporadici in soggetti, come i bambini, che non avendo fatto esperienza di precedenti infezioni con tali virus sono più suscettibili degli adulti a infettarsi e ad ammalarsi”.

“La continua circolazione di questi virus favorisce ulteriormente la comparsa di nuove varianti virali che, generalmente, segnano l’inizio della successiva stagione epidemica invernale. La caratterizzazione più precisa del ceppo di influenza A/H3 identificato è attualmente in corso”.

Informazioni aggiornate al 5 settembre 2016 dell’Organizzazione Mondiale della Sanità sulla base dei dati disponibili attestano l’attuale circolazione di virus influenza A H3N2, ma anche quella di virus influenza A H1N1, responsabile di pandemia nel 2009, e di virus influenza B, con prevalenze differenti nei diversi paesi. La stessa Oms segnala l’assenza di dati al riguardo relativi al nostro Paese.

La peculiare epidemiologia del virus influenza sottolinea la necessità di attuare una costante sorveglianza delle infezioni virali al tratto respiratorio, applicando metodi diagnostici mirati e altamente sensibili con i relativi controlli di qualità, in uso presso la Virologia sotto la diretta gestione di ricercatori noti alla comunità scientifica internazionale e impegnati nello studio della biologia dei virus influenzali e, in particolare, del rapporto virus-organismo ospite. Grazie a queste competenze scientifiche disponibili nel nostro Ateneo, si è stati in grado di rilevare questo importante agente di infezione in maniera precoce e accurata.

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