Proteine e aminoacidi: il segreto per mantenere muscoli forti e sani a ogni età - Affaritaliani.it

Medicina

Ultimo aggiornamento: 16:35

Proteine e aminoacidi: il segreto per mantenere muscoli forti e sani a ogni età

Dal ruolo anabolico della leucina alla giusta tempistica di assunzione: cosa dice la scienza

di Enzo Luigi Ricciardi

Dalla leucina al timing proteico: le evidenze scientifiche per nutrire e preservare la massa muscolare nel tempo

Negli ultimi anni si è parlato sempre più spesso di proteine e integratori aminoacidi, ma non sempre in modo corretto. Spesso l’attenzione si concentra solo sulle quantità, dimenticando che il nostro organismo reagisce alle proteine in modo complesso e raffinato, in base a età, tipo di attività fisica e tempistica di assunzione.

La ricerca scientifica ha ormai chiarito che la sintesi proteica muscolare, cioè la capacità del muscolo di produrre nuove proteine strutturali, è regolata da una rete di meccanismi che coinvolgono ormoni, segnali intracellulari e nutrienti chiave, tra cui gli aminoacidi essenziali. Tra questi, la leucina gioca un ruolo da protagonista: è in grado di attivare la via mTOR, un segnale biologico indispensabile per stimolare la crescita e il mantenimento della massa muscolare.

Non servono dosi eccessive: conta la qualità e la distribuzione

Uno degli errori più comuni è credere che “più proteine” significhi automaticamente “più muscoli”. Gli studi mostrano che una dose moderata, pari a circa 25–30 grammi di proteine per pasto, è già sufficiente per stimolare al massimo la sintesi proteica in soggetti sani e fisicamente attivi.

Oltre quella soglia, l’effetto anabolico non aumenta, ma cresce solo il carico metabolico. È invece fondamentale distribuire correttamente le proteine durante la giornata, associandole a pasti completi e bilanciati.
Un pasto contenente una buona quota di aminoacidi essenziali, e in particolare di leucina, attiva efficacemente la sintesi proteica anche negli adulti più anziani, nei quali questo processo tende fisiologicamente a ridursi.

Proteine e anziani: un alleato contro la perdita di massa muscolare

Con l’avanzare dell’età, il corpo perde progressivamente la capacità di rispondere in modo efficiente allo stimolo anabolico fornito dalle proteine alimentari: è la cosiddetta “resistenza anabolica”.
Questo fenomeno, dovuto a una ridotta sensibilità dei recettori muscolari e a cambiamenti metabolici, porta a una perdita graduale di massa magra, forza e funzionalità, aprendo la strada a condizioni come sarcopenia e fragilità muscolare.

In questa fase della vita, le proteine e gli aminoacidi diventano veri e propri strumenti di prevenzione. L’assunzione regolare di proteine di alta qualità — distribuite nei tre pasti principali — contribuisce a mantenere il tono muscolare e a ridurre il rischio di cadute o disabilità.

Diversi studi hanno dimostrato che una maggiore quota proteica nella dieta (1,2–1,5 g/kg/die), rispetto ai classici 0,8 g/kg raccomandati per gli adulti, può favorire il mantenimento della massa muscolare negli anziani, soprattutto se associata a un minimo di attività fisica regolare e a un corretto apporto di vitamina D e leucina.

Nei soggetti più fragili o con scarso appetito, l’uso di supplementi proteici o miscele di aminoacidi essenziali rappresenta una strategia efficace per contrastare la perdita di massa magra e migliorare la qualità della vita.

Esercizio e proteine: un binomio inseparabile

Allenamento e nutrizione agiscono in sinergia.
L’esercizio, in particolare quello di resistenza o forza, stimola la sintesi proteica e la sensibilità muscolare agli aminoacidi. Quando viene associato a un corretto apporto proteico, l’effetto anabolico può raddoppiare rispetto al solo esercizio o alla sola alimentazione.

La tempistica gioca un ruolo importante: assumere proteine nelle ore successive all’allenamento — la cosiddetta “finestra anabolica” — favorisce il recupero e la costruzione di nuove fibre muscolari. Tuttavia, la ricerca più recente dimostra che questa finestra non è limitata ai 30–60 minuti post-allenamento, ma può estendersi fino a 24 ore, se la distribuzione proteica complessiva nella giornata è adeguata. 

Integratori di aminoacidi: quando servono davvero

Gli integratori di aminoacidi essenziali (EAA) o a catena ramificata (BCAA) possono essere utili in alcune circostanze: ad esempio in caso di scarso apporto proteico, durante regimi ipocalorici, in fasi di recupero da malattie o interventi chirurgici, oppure negli anziani e negli sportivi con fabbisogni elevati.

L’importante è scegliere prodotti di alta qualità, con profilo aminoacidico completo e comprovata biodisponibilità. La presenza di leucina in quantità sufficiente (almeno 2,5 g per dose) è cruciale per stimolare la via mTOR e ottimizzare la risposta anabolica.

Va ricordato, però, che l’integratore non sostituisce il pasto: resta uno strumento complementare, utile a supportare la dieta e a favorire il recupero muscolare in contesti specifici.

In pratica: le 5 regole d’oro per le proteine

1. Distribuire l’apporto proteico in 3–4 pasti principali da 25–30 g di proteine ciascuno.

2. Associare le proteine all’allenamento, preferibilmente nelle ore successive.

3. Aumentare leggermente le quantità con l’età, arrivando fino a 1,2–1,5 g/kg al giorno negli over 60.

4. Privilegiare le fonti ad alto valore biologico, come uova, latte, pesce, carne magra e legumi combinati.

5. Valutare con un professionista l’eventuale uso di integratori aminoacidici o proteici, in base a obiettivi, stato di salute e fabbisogni individuali.

Dott. Enzo Luigi Riccardi
Dottore in Farmacia, Dottore in Scienze della Nutrizione Umana e Consulente in Nutraceutica