Salute,il chirurgo dei trapianti:"Batto la paraplegia con lo studio sui ratti"
Da Sergio Canavero, il neurochirurgo torinese dei "trapianti di testa" annuncia sperazione per la cura delle lesioni midollari
Sergio Canavero, il neurochirurgo torinese che tre anni fa ha annunciato al mondo di voler siglare un “trapianto di testa”, annuncia al settimanale OGGI, in edicola da domani, inedite speranze per la cura delle lesioni midollari: su un gruppo di ratti tetraplegici il ricercatore sudcoreano C-Yoon Kim, della Konkuk University di Seoul, ha osservato la ripresa dei movimenti volontari degli arti dopo appena 14 giorni dal trauma spinale, grazie all’impiego di una super “colla biologica” che ha permesso di ricollegare le fibre nervose recise. I risultati sono stati comunicati dalla rivista Surgical Neurology International e vengono diffusamente illustrati sul nuovo numero di OGGI, dal 28 settembre in edicola.
La grande novità, in queste recenti scoperte, è che è stato impiegata una sostanza “intelligente”, a base di grafene, denominata «Texas-Peg» e sintetizzata dal team del professor James Tour, della Rice University, a Houston, in Texas. Non solo migliora la trasmissione del segnale elettrico lungo i fili nervosi del midollo, ma incoraggia anche la ricrescita stessa dei neuroni. Grazie a questo ulteriore traguardo il dottor Sergio Canavero si dice sempre più convinto di realizzare un trapianto di testa alla fine del 2017. Dove? «La Corea del Sud si è candidata per ospitare l’intervento. Ma ci sono “movimenti” in corso per far sì che tutto avvenga in Europa».