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Medicina
Sclerosi multipla grave: gruppo di italiani riceve 4,2 mln per la ricerca
Sclerosi multipla grave: parte una nuova ricerca guidata da un team italiano

Sclerosi multipla grave, ricerca: un team di italiani vince un bando europeo e riceve 4,2 milioni per scoprire la cura

 

Si chiama “BRAVEinMS” il progetto innovativo finalizzato a trovare una cura efficace contro la sclerosi multipla progressiva che il team di ricercatori guidato da Gianvito Martino porterà avanti grazie al maxi finanziamento ricevuto vincendo un bando europeo.

 

Cura per la sclerosi multipla grave: la nuova ricerca

 

Parla Gianvito Martino, a capo della ricerca: “BRAVEinMS è un progetto innovativo sotto diversi punti di vista. All'inizio prevede lo screening di alcune molecole attraverso un sistema bioinformatico che mette in collegamento tutte le variabili legate alla malattia”.


Si tratta di un sistema di analisi dei big data genetici e clinici della patologia, sviluppato da Sergio Baranzini all'università di San Francisco, che permette di capire quali caratteristiche deve avere un composto per essere potenzialmente efficace contro la sclerosi multipla progressiva. 


Le molecole che rispetteranno le specifiche tecniche indicate dal 'cervellone', prima di essere sperimentate sugli animali, saranno quindi testate su un modello di malattia realizzato usando cellule staminali ottenute dai pazienti. 


E' proprio in questa fase che entrerà in gioco il know-how del San Raffaele: ai malati con sclerosi multipla progressiva verranno prelevate cellule della pelle, che saranno poi 'ringiovanite' in staminali pluripotenti e differenziate in cellule nervose. Si otterrà appunto "una sorta di malattia in provetta", sintetizza Martino, un modello in miniatura di rete neurale che dovrebbe riprodurre più fedelmente i meccanismi patologici. 
Sarà questo il primo banco di prova dei candidati farmaci: solo quelli che supereranno l'esame andranno avanti, prima nell'animale e poi sull'uomo.


"Prevediamo di partire con decine di migliaia di molecole - dice lo scienziato - e di arrivare alla fine di questo processo, dopo 4 anni, con 2 o 3 molecole promettenti con cui avviare un primo studio clinico". 

 

Sclerosi multipla: un bando per finanziare la ricerca 

 

Il bando indetto dall'International Progressive MS Alliance rappresenta un momento di svolta, "una scommessa internazionale a premiare il migliore a prescindere dalla sua provenienza - evidenzia Martino - Per la prima volta una serie di società nazionali si sono   messe insieme decidendo di dedicare a questo progetto ognuno una parte del proprio budget destinato alla ricerca. 


E' stato un passo fondamentale nella giusta direzione", insiste l'esperto ringraziando in particolare l'Aism e la sua Fondazione Fism. "La ricerca che conta non è nazionale - avverte - Non è la ricerca di un gruppo o di un laboratorio, tantomeno quella di uno scienziato, ma è la ricerca di una comunità scientifica intera. Solo così possiamo progredire nella conoscenza delle malattie e nello sviluppo di terapie efficaci". Oltre al progetto guidato da Martino, altri 2 progetti internazionali sono stati premiati con un finanziamento uguale. 
Il bando Collaborative Award prevede infatti fondi complessivi per 12,6 milioni di euro, 4,2 mln a vincitore.

 

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