Screening neonatali, 40 malattie metaboliche rare da ricercare
Screening neonatali, ora le malattie da ricercare sono 40
"Grande soddisfazione" è stata espressa da Ilaria Ciancaleoni Bartoli, direttore dell'Osservatorio malattie: "Si tratta di una grande conquista per tutti i bambini che nasceranno in Italia - ha detto -, che pone l'Italia tra i Paesi più all'avanguardia per lo screening neonatale e la prevenzione delle patologie rare metaboliche". Per screening neonatale - si legge su http://algheronewsitaly.com - si intende l'insieme di esami gratuiti considerati necessari per l'individuazione precoce di malattie per le quali esiste una cura che, se cominciata subito nei primi giorni di vita, è in grado migliorare in modo significativo lo stato di salute del piccolo, diminuendone il rischio di disabilità e mortalità.
"Grandissima gioia e soddisfazione per un traguardo che ho atteso per tre anni", è il commento a caldo della prima firmataria Paola Taverna (M5S), esulta al via libero di un testo grazie al quale "esami fondamentali vengono inseriti nei Lea e vengono estesi in ogni Regione, senza più nessuna distinzione tra nord e sud". Lo dichiara la senatrice Pd Venera Padua, componente della Commissione Sanità, dopo l'approvazione del ddl sugli screening neonatali in sede deliberante. La lista ufficiale delle patologie sarà inoltre contenuta in un provvedimento che dovrà essere emanato dal ministero della Salute in coordinamento con l'Agenas.
Soddisfatte anche le associazioni di pazienti.
"Sono misure significative che ho fortemente sostenuto e voglio esprimere la mia personale gratitudine per il lavoro svolto da tutti i gruppi parlamentari, capaci di raggiungere un obiettivo fondamentale come lo screening neonatale per la diagnosi precoce di patologie per cui la tempestiva presa in carico ed avvio di adeguato trattamento è di fondamentale importanza". "Lo screening neonatale esteso non rappresenta un costo - prosegue il ministro - ma un investimento per la salute".
Il sottosegretario alla Salute Vito De Filippo esprime piena soddisfazione per l'approvazione della legge. "Siamo tutti consapevoli - afferma - che effettuare lo screening neonatale esteso non rappresenta un costo, bensì un investimento per la salute, sostituendo il principio del rapporto costi-benefici on quello del costo-opportunità".
Il tutto "nel rispetto della tempistica che deve fornire precisi e definiti percorsi clinici, con protocolli operativi ottimizzati all'impiego delle risorse da parte dei vari operatori coinvolti nel processo: i Consultori familiari, i Centri Nascita, il Centro Screening, il Centro di Riferimento Clinico, il Pediatria del territorio. Questo risultato si può conseguire solo mediante una legge che rende uniforme il sistema sull'intero territorio nazionale e supera ogni diseguaglianza di accesso ai servizi sanitari delle diverse regioni". Tutti positivi i commenti dei senatori della Commissione Sanità di Palazzo Madama.