“Tracciare i nuovi contagi e togliere le mascherine all’aperto, non servono"
Cartabellotta, Fondazione Gimbe. “Seconda dose vaccino è fondamentale”
“La variante Delta sta circolando poco in Italia anche se sequenziamo ancora troppo poco. Le mascherine all’aperto ormai sono inutili ma servirebbe invece un tracciamento di tutti i nuovi casi. La cosa più saggia sarebbe introdurre un numero minimo di tamponi da effettuare ogni 100mila abitanti.
Lo afferma Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, intervenendo ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus.
Variante Delta
“La variante Delta è una variante che risulta essere più contagiosa di circa il 50% di quella inglese quindi si diffonde più rapidamente –ha affermato Cartabellotta-. La copertura, per le persone vaccinate con doppia dose, è analoga a quella inglese. Il problema si pone con la dose singola, che ha una minore copertura. Al momento non abbiamo grandi segnali di circolazione in Italia, ma bisogna dire che l’attività di sequenziamento che facciamo è minore rispetto a quella che fanno altri Paesi e ci sono differenze tra regioni. La questione delle varianti è un fenomeno assolutamente normale, poi ci sono varianti di interesse e solo una piccolissima parte di queste diventano varianti di preoccupazione, questo è il caso della variante delta”.
L'appello
Continua Cartabellotta: “In questo momento in cui il contagio è calato dobbiamo potenziare tutte le strategie di tipo di sanitario, le normative sui parametri che determinano la zona bianca però scoraggiano il contact tracing. La cosa più saggia sarebbe introdurre un numero minimo standard di tamponi da effettuare per 100mila abitanti. Da parte mia lancio un appello: vaccinatevi con la seconda dose, perché la prima dose non è sufficiente per proteggersi dalla variante Delta”.
La mascherina all'aperto
E conclude: “Nonostante il mio atteggiamento prudenziale, credo che l’obbligo di mascherine all’aperto possa decadere. All’aperto abbiamo una minore probabilità di contagio, abbiamo il 53% della popolazione vaccinato con almeno una dose. All’aperto la mascherina può esserci utile se ci sono forme di assembramento o si è in un contesto in cui si parla, si canta. Dobbiamo anche essere pragmatici: i controlli non ci sono, la gente le mascherine se le toglie da sola, una settimana in più o una settimana in meno cambia poco”.
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