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Medicina
Vittime dei tumori, in 9 anni +6,3%. A rischio le donne in età fertile

Dal 2002 al 2011 la percentuale di decessi dovuti al cancro nell'Ue e' cresciuta del 6,3%, passando da 1 milione e 206mila vittime nel 2002, a 1 milione e 281mila nel 2011. Lo segnala Eurostat. Nel complesso il cancro e' la causa di circa un quarto (26,3%) delle morti che avvengono ogni anno nei 28 paesi dell'Unione, con un tasso di mortalita' che e' piu' alto nella popolazione al di sotto dei 65 anni (37,1%), rispetto agli over 65 (23,8%). Tra gli uomini, la malattia miete piu' vittime che tra le donne. Nel 2011, 718.000 decessi sono stati di pazienti maschi rispetto alle 563.000 vittime femminili. Il tumore piu' diffuso e' quello ai polmoni (20,8%), seguito da colon (11,9%), seno (7,2%) e pancreas (6,1%). L'incidenza del cancro sui decessi annuali in Italia (28,3%) e' leggermente superiore alla media europea (26,3%). La maglia nera va all'Olanda, dove il cancro rappresenta il 31,9% delle cause di morte, con una percentuale che e' quasi doppia rispetto a quella del paese "piu' sano", la Bulgaria, che registra solo il 15,6% di decessi dovuti al cancro.

Tumori: sempre piu' casi tra donne in eta' fertile - Dopo le malattie cardiovascolari, le neoplasie rappresentano la principale causa di morte femminile: sono responsabili ogni anno del decesso di 486 donne ogni 100.000 sopra i 75 anni e di 150 dai 55 ai 74 anni. In Italia si stimano circa 87.000 casi all'anno di tumori maligni su tutta la popolazione femminile in eta' 0-84 anni; di questi, oltre la meta' riguarda la mammella (www.tumori.net, Banca dati 2013). In aumento costante l'incidenza e la mortalita' del cancro al polmone, trend in crescita anche per quello al seno, specie nelle giovani sotto i quarant'anni. Proprio con l'obiettivo di tracciare una panoramica il piu' possibile completa e aggiornata del problema, O.N.Da - Osservatorio Nazionale sulla salute della Donna, grazie al supporto di Farmindustria, ha realizzato un volume di approfondimento dal titolo "Donne e tumori. Aspetti clinici, psicopatologici e terapeutico-assistenziali". Il libro, edito da Franco Angeli e distribuito nelle librerie dell'editore, e' stato presentato a Roma di fronte a Istituzioni, medici, operatori sanitari, Associazioni, rappresentanti dell'industria e della stampa.  

Il tema dei tumori femminili è stato trattato attraverso il coinvolgimento multidisciplinare di piu' specialisti. La prima parte del volume, dedicata agli aspetti clinici e diagnostico-terapeutici, ha analizzato le 3 principali neoplasie dell'universo donna (mammella, collo dell'utero e ovaio) e il carcinoma polmonare, evidenziando il preoccupante trend di crescita di quest'ultimo e di quello al seno. La seconda ha, invece, messo a fuoco i riflessi del cancro e delle sue terapie su femminilita', fertilita' e sessualita'; argomenti particolarmente delicati, dato l'aumento del numero di tumori che colpiscono giovani donne in eta' fertile e il progressivo innalzamento dell'eta' alla prima gravidanza. Nella terza parte, il libro affronta il tema cruciale dell'accesso ai farmaci oncologici e del ruolo del Servizio Sanitario Nazionale nel supporto alle pazienti e alle loro famiglie, accanto all'importante contributo delle Associazioni. Nelle conclusioni, infine, vengono passate in rassegna le prospettive future della ricerca, che va nella direzione di una medicina sempre piu' "personalizzata"."L'oncologia, considerando l'impatto clinico-epidemiologico e socio-economico dei tumori femminili, rappresenta senza dubbio una delle aree tematiche su cui l'Osservatorio e' maggiormente impegnato", afferma Francesca Merzagora, Presidente di O.N.Da. "Un dovere del Servizio Sanitario Nazionale - dichiara il professor Walter Ricciardi, Commissario dell'Istituto Superiore di Sanita' e Direttore del Dipartimento di Sanita' Pubblica dell'Universita' Cattolica del Sacro Cuore di Roma - e' quello di accompagnare i pazienti durante tutto il loro percorso terapeutico, sia a livello territoriale che ospedaliero, salvaguardandone sempre la dignita'". "Sconfiggere le malattie e migliorare la qualita' della vita, offrendo soluzioni sempre piu' efficaci. E' questa la mission dell'industria farmaceutica", afferma Massimo Scaccabarozzi, Presidente Farmindustria. "Per raggiungere ulteriori traguardi occorre ampliare il network pubblico-privato nella ricerca, favorendo gli investimenti delle aziende, attraverso la stabilita' del quadro normativo e la semplificazione burocratica. E' necessario assicurare ai farmaci un accesso piu' rapido e uniforme, per non assistere a una 'tragica lotteria della nascita', che vede agevolati coloro che nascono in alcune regioni". 

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