Medicina

Vaccini obbligatori: certificati vaccinali a scuola solo per alcune regioni

Nuove disposizioni per le vaccinazioni nelle scuole, c’è tempo fino al 10 marzo per attestare la vaccinazione o la prenotazione della seduta vaccinale

Vaccini obbligatori per la scuola: vaccini obbligatori 2017 quali sono. La legge del 2017

 

I genitori hanno tempo fino al 10 marzo per confermare l’avvenuta vaccinazione dei loro figli o la prenotazione della seduta vaccinale. Lo conferma la legge del 2017 in base alla quale i bambini tra gli zero ed i 16 anni devono avere 10 vaccinazioni obbligatorie: anti-poliomielitica, anti-difterica, anti-tetanica, anti-epatite B, anti-pertosse, anti-Haemophilus influenzae tipo b, anti-morbillo, anti-rosolia, anti-parotite e anti-varicella. Ma cosa succederà dopo la scadenza del 10 marzo?

 

Vaccinazioni obbligatorie per la scuola: cosa succede dopo la scadenza del 10 marzo. Ecco le novità 2018

 

La scadenza del 10 marzo, dunque, dovrebbe segnare un momento cruciale per le vaccinazioni obbligatorie. Ma che cosa succederà dopo questa data ai bambini non in regola? La legge prevede che, entro il  20 marzo, i dirigenti scolastici segnalino all'Asl i bambini che non sono ancora stati vaccinati e l’ASL si metterà in contatto con i genitori per fissare un appuntamento con loro. Sanzioni alte per i genitori che continuano a rifiutarsi di vaccinare i loro figli: sono previste, infatti,  multe da 100 a 500 euro e, nel caso di bambini da 0 a sei anni, anche l'esclusione dai nidi e dalle scuole materne.

 

Regole vaccini obbligatori nelle scuole 2018: prorogati i tempi dei certificati vaccinali solo a poche regioni

 

Le regioni italiane che hanno attivato un'anagrafe vaccinale hanno regole diverse. Si tratta del Veneto, della Lombardia e del Lazio dove i genitori non dovranno consegnare la documentazione vaccinale ma saranno le Asl ed i servizi scolastici ad occuparsene. Nello specifico, Le ASL avranno il compito di consegnare alle scuole gli elenchi con i bambini non in regola ed i dirigenti scolastici, entro il 20 marzo, chiederanno alle famiglie di mettersi in regola al massimo in dieci giorni, al termine dei quali scatteranno le sanzioni.