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Ultimo aggiornamento: 17:43

Ue, Meloni punta ad aumentare il bilancio comune dell'Ue. La strategia sottotraccia per spalmare il debito

Dopo la bufera sulla proposta di Ursula von der Leyen

Di Alberto Maggi

Meloni ha sempre un obiettivo quando tratta a Bruxelles: difendere l'interesse nazionale, certamente tenendo unita l'Unione il più possibile, ma mai mettendo a rischi l'Italia e gli italiani


Vale 2mila miliardi la proposta della Commissione europea per il nuovo bilancio Ue di medio termine per il settennato 2028-2034. La cifra si confronta con importo di meno di 1.200 miliardi nel periodo 2021-2027. La proposta del commissario al bilancio Piotr Serafin in audizione alla commissione sul budget del Parlamento europeo, pienamente condivisa dalla presidente Ursula von der Leyen, ha però scontato tutti. Lo stesso Parlamento europeo si è sentito esautorato, rilievi e critiche sono arrivate dalla stessa maggioranza europea e soprattutto ha colpito la bocciatura della Germania del cancelliere Friedrich Merz (che è del Ppe-Cdu (Csu come Ursula) e anche dell'Olanda, Paese frugale per eccellenza.  Troppi tagli e troppe tasse, posizione condivisa in parte anche dall'Italia.

La presidente del Consiglio Giorgia Meloni, sempre ben consigliata dalla sorella Arianna, però al momento non si esprime ed esattamente come sulla partita dei dazi Usa e della trattativa con Donald Trump per evitare una guerra commerciale lavora dietro le quinte. Fratelli d'Italia, come parte di ECR (Conservatori e Riformisti) non fa parte della maggioranza Ursula, ma la premier ha sempre avuto ed ha un ottimo rapporto con la presidente dell'esecutivo comunitario, come ha dimostrato la presenza di Von der Leyen alla Conferenza per la ricostruzione dell'Ucraina a Roma. 

Uno degli obiettivi della presidente del Consiglio, condiviso anche dal ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti malgrado gli strali anti-Bruxelles del suo partito, la Lega, è quello di aumentare il più possibile la parte di debito comune. In questo modo per Roma, che ovviamente parteciperebbe pro-quota, non ci sarebbe più il fardello del debito tutto sulle sue spalle soprattutto per gli investimenti nell'innovazione, nella sicurezza, nelle infrastrutture e nei trasporti. 

Una condivisione del debito a livello europeo aiuterebbe moltissimo il bilancio dell'Italia perché il debito, e quindi gli oneri degli interessi, verrebbero spalmati tra tutti i 27 Paesi, ovviamente con un peso maggiore per la Germania del cancelliere Friedrich Merz. Meloni ha sempre e soltanto un obiettivo quando tratta a Bruxelles: difendere l'interesse nazionale, certamente tenendo unita l'Unione il più possibile, ma mai mettendo a rischi l'Italia e gli italiani. E così, sottotraccia, la premier lavora in stretto contatto con i suoi fedelissimi a Bruxelles e a Strasburgo.

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