Addio Aler, nasce una nuova società per Milano
Le case popolari di Milano non saranno piu' gestite da Aler ma da una nuova societa' costituita da Comune e Regione. Questa la prospettiva per il patrimonio erp della citta', annunciata dal sindaco Giuliano Pisapia e dal presidente della Regione Roberto Maroni al termine del loro incontro a palazzo Marino. "Lavoreremo, dandoci un tempo limitato di due mesi - ha spiegato Pisapia - a una nuova societa' di gestione delle case popolari, congiunta, Regione e Comune": a questa saranno affidati i 28mila alloggi del Comune e i 40mila di Aler sul territorio di Milano.
La nuova societa' si occupera' della gestione sia degli alloggi popolari sia di altre unita' non residenziali, che resteranno di proprieta' di Aler e Comune. I debiti resteranno in capo ad Aler, mentre il nuovo soggetto dovra' "fare in modo che la gestione non porti debito e sia efficiente", ha spiegato Maroni. Nell'immediato "chiederemo al nuovo direttore generale che sara' nominato entro pochi giorni un piano straordinario sulla manutenzione e sulla morosita', intervenendo anche sui canoni, perche' entro due settimane al massimo ci dica quali sono le azioni che si intendono intraprendere e poi le valuteremo congiuntamente, nell'intenzione di fornire un servizio migliore ai cittadini". Ad esempio "bisogna adeguare i canoni perche' un canone eccessivo puo' portare alla morosita' rispetto a un canone piu' adeguato alla situazione economica. L'intento e' ridurre la morosita'".
Per marzo dunque la nascita della newco: "Se funzionera' e servira' a gestire meglio e ridurre i costi lo faremo. C'e' una convenzione - ha spiegato ancora Maroni - che scade il 31 dicembre 2015. Aler non viene esautorata. Continua a gestire. Se entro marzo troveremo questa soluzione alternativa, la convenzione sara' sostituita da questo nuovo soggetto. Altrimenti decideremo cosa fare. Per quanto mi riguarda, la convenzione dura fino al 31 dicembre 2015, quindi si puo' andare a conclusione del periodo di convenzione, pero' valuteremo insieme entro la fine di marzo cosa sia meglio fare". In ogni caso, ha sottolineato Pisapia, la nuova societa' "non significhera' un aumento di costi, un nuovo cda che costera' di piu'. Vogliamo risparmiare sulla struttura per avere piu' disponibilita' per i bisogni reali dei cittadini". All'incontro fra il sindaco e il governatore hanno partecipato gli assessori alla casa di Regione e Comune Paola Bulbarelli e Daniela Benelli e il vicesindaco Lucia De Cesaris. Una "totale rottura con il passato. Si sta voltando pagina", ha commentato Bulbarelli, cercando "metodi comuni per ovviare problemi enormi". Un modo per "risolvere il problema della morosita', che al di la' dei furbi che non pagano - ha detto Benelli - e' un costo sociale e riguarda tante persone che non ce la fanno a pagare" e "bisogna fare si' che la gestione delle nostre case non si trovi piu' in una situazione di sbilancio".