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Arresto Genovese: si indaga su 5 feste con le analisi delle immagini
Alberto Genovese

Arresto Genovese: si indaga su 5 feste con le analisi delle immagini

"Ci sono immagini che vanno indietro fino a maggio, ci saranno almeno 4-5 feste registrate. Ora dobbiamo capire se siano stati commessi reati anche in quelle occasioni". A parlare sono gli investigatori della Squadra mobile di Milano che in questi giorni stanno lavorando all'archivio trovato a casa di Alberto Genovese, l'imprenditore digitale arrestato con l'accusa di aver drogato e violentato per ore una 18enne durante una festa organizzata il 10 ottobre scorso nel suo lussuoso appartamento a due passi dal Duomo. 
 Genovese aveva moltissime telecamere disseminate nella grande casa ribattezzata 'Terrazza sentimento' e una parte di quel materiale e' rimasto impresso negli hard disk che lui ha tentato di cancellare chiedendo aiuto ai suoi collaboratori. Uno di questi e' il bodyguard tutto fare che a breve sara' ascoltato dagli inquirenti. "C'e' un lungo lavoro di analisi e catalogazione - fanno sapere gli investigatori - perche' una volta cancellati, i video hanno perso l'ordine cronologico e quindi vanno ricollocati nel tempo. Sappiamo pero' che il piu' vecchio risale a maggio e che le feste registrate sono almeno 4-5".

A questo si aggiunge il lavoro di identificazione dei partecipanti. A 'Terrazza sentimento' sono passati anche personaggi noti del mondo dello spettacolo e del calcio, imprenditori e showgirl, come confermano alcune foto pubblicate in passato in un gruppo dedicato alle feste a casa Genovese e ora rimosse. "Cio' non significa - sottolineano dalla Questura - che in quelle feste siano stati commessi reati". 

Arresto Genovese:amica vittima, invitata da 'braccio destro'

Venne a sapere di poter partecipare a "quella festa privata" nell'attico di lusso con vista sul Duomo di Milano, dove nella notte tra il 10 e l'11 ottobre l'imprenditore delle start up digitali Alberto Genovese avrebbe stuprato una 18enne stordita con un mix di droghe, da un uomo che alcune ragazze hanno definito il "braccio destro" dell'ex numero uno di Facile.it. Lo ha messo a verbale davanti agli investigatori della Squadra mobile, nell'inchiesta della Procura di Milano che ha portato in carcere l'imprenditore, un'altra 18enne, amica della vittima e che quando aveva 17 anni avrebbe partecipato ad alcuni festini a base di cocaina e sesso a Bologna. Dalla sua denuncia e' scattata l'inchiesta dei pm emiliani chiamata 'Villa Inferno' e che a settembre porto' ad arresti. E proprio i possibili collegamenti tra le due indagini ora sono al vaglio degli inquirenti milanesi e bolognesi. Nella "tarda mattina" di quel sabato 10 ottobre, ha raccontato ancora la ragazza testimone, aveva "sentito" la sua amica, "che mi aveva detto che sarebbe andata anche lei alla festa di Genovese". La ragazza al centro dell'indagine bolognese arrivo' alla festa a Milano verso le 16 assieme ad un'altra amica, mentre la 18enne che poi subi' abusi "l'ho vista arrivare verso le 20.30" assieme ad un'altra. La ragazza-teste ando' via quasi alle 2, ma prima cerco' l'amica che era dentro la stanza da letto di Genovese, ma un bodyguard le impedi' di entrare. Erano le 22.30, ha detto ancora, e "ricordo di aver avuto una brutta sensazione". Con un messaggio verso la mezzanotte "tra domenica e lunedi'" venne a sapere dall'amica che era stata "violentata". E un'altra ragazza le disse, ha spiegato ancora, che giravano delle "voci" sul fatto che Genovese violentasse donne durante "le sue feste private". 

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