Milano
Bergamo, l'assurda notte che ha portato alla morte del tifoso atalantino Riccardo Claris
Il 26enne stava trascorrendo un tranquillo sabato sera con la fidanzata in casa, ma è stato coinvolto dagli amici tifosi nella spedizione sotto l'abitazione dei gemelli De Simone, supporter dell'Inter. Poi la coltellata fatale

Riccardo Claris
Bergamo, l'assurda notte che ha portato alla morte del tifoso atalantino Riccardo Claris
Aveva 26 anni, una laurea in Economia e Commercio, un master in Lussemburgo e da gennaio lavorava in una finanziaria a Milano. Sabato notte Riccardo Claris, storico tifoso dell’Atalanta, è stato ucciso con una coltellata alla schiena. A colpirlo è stato Jacopo De Simone, 19 anni, incensurato, tifoso dell’Inter, arrestato poco dopo dai carabinieri.
L’omicidio è maturato al termine di una lite tra tifosi di Inter ed Atalata iniziata al bar Riff di Borgo Santa Caterina, nel centro di Bergamo, e degenerata in pochi minuti. Una rissa che non avrebbe visto come protagonista Claris. C'era invece Jacopo De Simone, assieme al suo fratello gemello. I due avrebbero intonati cori della curva dell'Inter in un locale che è notoriamente frequentato da atalantini. Questa la miccia che ha scatenato le tensioni. I tifosi dell'Atalanta hanno seguito i due gemelli verso la loro abitazione. Ed è proprio lungoo la strada che hanno chiamato Riccardo Claris, il quale stava trascorrendo un tranquillo sabato sera con la fidanzata. Claris si è così unito al gruppo di tifosi che hanno raggiunto l'abitazione dei De Simone. Ed è qui che è avvenuta la tragedia, con il 19enne Jacopo che sarebbe intervenuto, questa la sua ricostruzione, per difendere il fratello.
Un fendente talmente violento da spezzare la lama
Rientrato nell’appartamento, ha afferrato un coltello e, appena uscito, ha colpito Claris, il primo tifoso atalantino che gli si è avvicinato, con un unico fendente, alla scapola sinistra. Una coltellata talmente violenta, riferisce Ansa, da spezzare la lama. Erano da poco passate l’una quando i soccorritori hanno provato a rianimare il 26enne per oltre mezz’ora. Inutilmente. Sul marciapiede, oltre al sangue, sono rimasti i frammenti del coltello.
De Simone non ha provato a fuggire. Riconosciuto per le mani ferite e i vestiti sporchi di sangue, è stato subito bloccato. Secondo alcuni testimoni sarebbe stata la madre a dirgli di scendere. Davanti al pm Guido Schininà, ha ammesso le proprie responsabilità. Resta in carcere, in attesa dell’interrogatorio di convalida. Jacopo De Simone è il fratellastro di Carmine Francesco De Simone, che lo scorso marzo ha ucciso Luciano Muttoni a Valbrembo al termine di una violenta rapina.
Chi era Claris ed il ricordo dei tifosi atalantini
Claris, ex calciatore dilettante con un passato nelle giovanili dell’Albinoleffe e in squadre di Promozione ed Eccellenza, aveva trascorso quella serata con la fidanzata. Doveva essere un sabato normale. La sindaca di Bergamo Elena Carnevali ha espresso il cordoglio dell’intera città, parlando di un “dovere morale: fare in modo che simili tragedie non si ripetano”. Domenica i tifosi dell’Atalanta gli hanno reso omaggio durante la trasferta a Monza con uno striscione esposto allo stadio: “Claris ovunque con noi”.