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Milano
Confimi Industria Lombardia: fase 2, coinvolgere operatori manifatturiero

Confimi Industria Lombardia: vaccino, fase 2, ora coinvolgere operatori manifatturiero

 

IMPRESE-LAVORO.COM - Milano - Il Governo e anche le Regioni stanno predisponendo la fase due del piano vaccinale anti -SARS- CoV-2/COVID 19. Il piano strategico predisposto dal Ministero della Salute con l 'aumento delle dosi di vaccino prevede che siano sottoposte a vaccinazione le altre categorie di popolazione, dopo le prime della fase 1, fra le quali quelle appartenenti ai servizi essenziali, quali gli insegnanti ed il personale scolastico, le forze dell'ordine, il personale delle carceri e dei luoghi di comunità. “Il personale sanitario italiano è stato il più colpito da questa pandemia e metterlo al sicuro con il vaccino insieme ai soggetti più fragili, è stata un 'indiscussa  priorità nazionale – precisa  Francesco Ferrari presidente di Confimi Industria Lombardia nella nota predisposta  agli Stati Generali per il Patto dello Sviluppo della Regione Lombardia - nella stessa ottica crediamo (e chiediamo) sia opportuno allargare la vaccinazione da Covid, in seconda fase, anche a tutte quelle figure professionali anche a livello industriale sono state e sono le più esposte : collaudatori, montatori, addetti all' assistenza, commerciali estero estero – spiega Ferrari. “Lo spostamento per motivi di lavoro, del resto, è sempre stato ed è tuttora, ritenuto un valido motivo per valicare i confini comunali, regionali e nazionali perché nonostante i passi da gigante che il nostro paese ha fatto nell' utilizzo del lavoro agile – prosegue il Presidente regionale  di Confimi Industria – l' Italia rimane un paese manifatturiero e il lavoro in presenza una naturale caratterizzazione di questo. “C' è una parte dell' industria manifatturiera regionale  che negli ultimi 12 mesi ha resistito e resiste perché ha strutturato il proprio mercato oltreconfine” ricorda Ferrari e continua “aziende che da un anno si trovano a dover gestire le diverse disposizioni circa il periodo di isolamento dei propri dipendenti sia in fase di entrata che in fase di uscita dai differenti paesi facendosi carico del costo che questo comporta”. Si tratta di figure professionali a rischio  perché  sempre in giro, che al tempo stesso sono di un numero risibile, eppure, fondamentali per la catena industriale.  “Del resto saranno proprio queste aziende – chiosa Ferrari- a pagare quest' anno tasse e adempimenti nonostante fatturati ridotti a causa della pandemia e crediamo, quindi, sia opportuno supportarle almeno in questa direzione”

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