Coronavirus, sindaci a Fontana: strategia chiara su test sierologici - Affaritaliani.it

Milano

Coronavirus, sindaci a Fontana: strategia chiara su test sierologici

Primi test sierologici dal 21 aprile, ma la provincia di Milano è esclusa. Cinquantadue sindaci chiedono chiarimenti sulla strategia decisa per i test

Coronavirus, sindaci a Fontana: strategia chiara su test sierologici

Un appello, gia' sottoscritto da 52 sindaci, per chiedere al presidente della Lombardia, Attilio Fontana, una procedura chiara e organica sui test sierologici, che la Regione ha annunciato partiranno dal 21 aprile in alcune province lombarde, ma non a Milano Metropolitana. Si tratta di test utili per capire quali persone possano essere immunizzate nei confronti del Covid-19 e, se effettuati massicciamente, per comprendere quale possa essere stata la reale incidenza dell'epidemia sulla popolazione. Una strategia diagnostica che e' complementare ai tamponi, ma non li sostituisce, come si sottolinea nella missiva dei sindaci.

I sindaci definiscono centrale la questione dell'affidabilita' e per questo chiedono a Regione Lombardia di individuare procedure realizzate solo con dispositivi certificati (come nel caso del kit sviluppato dal San Matteo di Pavia) e di chiarire come verranno individuati e chi saranno i soggetti che verranno sottoposti all'esame. Rispetto all'annuncio della giunta regionale, di effettuare fino a 20.000 test sierologici al giorno partendo da Bergamo, Brescia, Lodi e Cremona, e al fatto che alcuni Comuni stanno procedendo invece in maniera autonoma con test a pagamento, i sindaci lanciano l'allarme sul rischio di generare numeri non confrontabili e pertanto di scarsa utilita'. La preoccupazione e' che, anche in questo caso come gia' avvenuto per i tamponi, l'intervento alla fine risulti poco efficace. Da qui l'appello al presidente Fontana in 5 punti: 1. venga comunicato ai comuni quanti tamponi sono stati effettuati sui propri abitanti, 2. si definisca una nuova strategia complessiva di intervento a livello regionale che tenga conto delle modalita' con cui devono essere effettuati i test sierologici e che consideri i tamponi uno strumento complementare 3. tale nuovo scenario venga sviluppato su tutto il territorio lombardo, includendo la Citta' Metropolitana di Milano che sin qui e' risultata esclusa 4. venga istituita una cabina di regia regionale affinche' si impieghino criteri omogenei, a partire dalla scelta di test affidabili e comparabili tra loro 5. venga individuato un campione della popolazione altamente significativo, provincia per provincia.








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