A- A+
Milano
Corteo del Primo maggio, i sindacati: "Aumentare i salari, Milano troppo cara"
Massimo Bonini

Corteo del Primo maggio, i sindacati: "Aumentare i salari, Milano troppo cara"

Dopo lo stop imposto dalla pandemia, è tornato ieri il corteo dei lavoratori del Primo Maggio. Dedicato quest'anno, non solo alla difesa dei diritti e alla sicurezza sul lavoro, ma anche al conflitto ucraino. E al "carovita". 

Bonini: "Appello al governo sui salari"

"Il tema del salario è molto più sentito qui, perché si fa fatica a trovare personale per determinate postazioni", è l'appello lanciato al governo dal segretario della Camera del Lavoro di Milano, Massimo Bonini. Anche Danilo Margaritella, segretario generale Uil Milano, si è unito alle considerazioni sul costo della vita nel capoluogo lombardo: "Siamo impegnati - riporta Repubblica Milano - perché ci sia un forte recupero salariale su stipendi e pensioni: questo può avvenire solo facendo buona contrattazione. Milano "è una città cara, ma che può dare soluzioni ai giovani che devono essere in grado di poter sostenere un affitto e condurre una vita decente".
Proprio sul "carovita" interviene un capitolo del Patto per il lavoro, firmato pochi giorni fa con il Comune.  "Salari più congrui, uniti a una fiscalità più equa e progressiva. Da qui può emergere un rilancio del salario", che spinge sul taglio del cuneo fiscale, "cosa che il governo non ha fatto, e su un Irpef più progressiva", ha aggiunto il segretario della Uil. 

Sala: "Gli stipendi vanno alzati"


Il patto per il lavoro e il "carovita" al centro delle dichiarazioni anche del sindaco, Beppe Sala, intervenuto all'inaugurazione della mostra dedicata al Quarto Stato di Pellizza da Volpedo: "Oggi i salari e gli stipendi vanno alzati. Dobbiamo dirlo a quelle aziende che, trimestre dopo trimestre, mostrano aumenti dei redditi: queste aziende devono compartecipare al momento di crisi. Siamo in un momento difficile, c'è disoccupazione, la gente guadagna poco ma al tempo stesso vediamo profitti incredibili da parte di alcune nostre aziende: allora c'è qualcosa che non va".

I sindacato contro il riarmo

Il Primo maggio milanese ha tenuto conto anche del conflitto tra Russia e Ucraina. "Il messaggio è dedicato alla pace", uno sforzo "prioritario perché la guerra in Ucraina ci preoccupa dal punto di vista economico ma anche umanitario", ha aggiunto Bonini della Camera del Lavoro.  Il movimento sindacale, ricorda Bonini, "è da sempre per la pace tra i popoli e l'autodeterminazione", per questo, sulle armi "siamo assolutamente in linea con le posizioni unitarie di Cisl, Cgil e Uil" perché "correre al riarmo significa alimentare una guerra. Noi abbiamo ben chiaro chi ha ragione e torto, e abbiamo condannato l'invasione di Putin e della Russia, ma è evidente che qualcuno deve cominciare ad abbassare i toni e favorire la diplomazia".

Cappello: "Unire le forze e trovare soluzioni"

 Per il Comune di Milano, oltre alla presidente del Consiglio comunale, Elena Buscemi, c'era anche l'assessora allo Sviluppo Economico, Alessia Cappello: "Il messaggio che portiamo è quello del patto per il lavoro che abbiamo siglato in questi giorni con le forze sindacali e le imprese", afferma Cappello, convinta che, viste le incertezze degli ultimi anni tra la pandemia e ora la guerra, "l'unica cosa da fare è unire le forze e cercare di fare un'alleanza per trovare soluzioni, rialzarci e ripartire". 

Presente anche una discreta delegazione dell'Alg, l'associazione lombarda dei giornalisti, con uno striscione: "La nostra precarietà è la vostra disinformazione".

Commenti
    Tags:
    carovitacorteoprimo maggiosindacati







    Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

    © 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

    Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

    Contatti

    Cookie Policy Privacy Policy

    Cambia il consenso

    Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.