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Covid, Pasqua a Milano: no alle processioni e ulivo in busta

Covid, Pasqua a Milano: no alle processioni e ulivo in busta

A Milano nella Domenica delle Palme non si potra' tenere la processione che, tradizionalmente, caratterizza la liturgia, ma i fedeli saranno al loro posto in chiesa, tenendo gia' in mano i rami di ulivo o di palma; per evitare assembramenti i rami non saranno prelevati dai fedeli dai cesti ma saranno imbustati e distribuiti da volontari. Sono alcune delle norme previste dalla Diocesi di Milano per la seconda Pasqua di epoca Covid. "Contrariamente all'aprile 2020, quando la partecipazione fu possibile solo da remoto - si legge nella nota della diocesi - quest'anno i fedeli cattolici potranno tornare nelle chiese per vivere comunitariamente i riti della Settimana Santa e della Pasqua. Tuttavia, le celebrazioni subiranno alcune variazioni rispetto alla tradizione, a seguito delle norme legate all'emergenza in corso. Allo smarrimento e alla sofferenza che tutti abbiamo sentito l'anno scorso per la mancanza delle celebrazioni liturgiche comunitarie - scrive il Vicario generale, monsignor Franco Agnesi - corrisponda quest'anno un rinnovato desiderio di partecipazione ai riti che le comunita', liete e grate, celebrano con fede", aggiungendo: "Non sospendiamo la diffusione mediatica delle celebrazioni a sostegno della fede di quanti sono impossibilitati a partecipare; ma la cura e gli sforzi per essa non distolgano dall'impegno di assicurare le condizioni per il radunarsi della comunita'". 

Il Giovedi' Santo e' confermata la Messa crismale in Duomo (ore 9.30), presieduta dall'Arcivescovo, Mario Delpini, durante la quale tradizionalmente i sacerdoti della Diocesi rinnovano le loro promesse. Saranno pero' invitati a partecipare solo i parroci (o i responsabili di comunita' pastorali), i preti ordinati nel 2020 e alcuni altri presbiteri. La distribuzione degli oli sacri non potra' avvenire per tutti subito dopo la Messa ma secondo turni prestabiliti. Sara' inoltre lo stesso Arcivescovo a consegnarli di persona nelle zone della Diocesi piu' distanti dalla Basilica Metropolitana, recandosi nella giornata di venerdi' a Lecco e a Varese, oltre che al Centro pastorale ambrosiano di Seveso. Durante la Messa nella Cena del Signore, che si celebra nel pomeriggio/sera del Giovedi' Santo, non ci sara' la tradizionale lavanda dei piedi. Inoltre l'adorazione del Santissimo Sacramento che segue la celebrazione eucaristica dovra' avvenire nel rispetto delle norme sul distanziamento. Il Venerdi' Santo, la celebrazione della Passione sara' svolta in tutte le sue parti. Ma il gesto del bacio della Croce sara' compiuto solo da chi presiede la celebrazione. "In occasione della Via Crucis non potra' svolgersi alcuna processione di fedeli, che dovranno restare al loro posto nell'assemblea. Tuttavia, laddove le circostanze del luogo lo rendano opportuno, il sacerdote, accompagnato da alcuni ministranti, potra' percorrere le strade della parrocchia con la croce o con un altro simbolo caro alla devozione popolare e i fedeli saranno invitati a partecipare affacciandosi dalle proprie case", precisano dall'Arcivescovado. Infine, la Veglia pasquale potra' essere celebrata ma in un orario compatibile con le limitazioni imposte dal "coprifuoco" e sempre evitando di dare luogo a processioni di fedeli o assembramenti.

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