Delitto di Garlasco, "il dna sulle unghie di Chiara Poggi è valido": nuovo scontro in aula - Affaritaliani.it

Milano

Ultimo aggiornamento: 07:55

Delitto di Garlasco, "il dna sulle unghie di Chiara Poggi è valido": nuovo scontro in aula

Il genetista Capra apre alla possibilità di confronti utili, mentre la difesa di Sempio e della famiglia Poggi resta scettica. Analisi prorogate fino a dicembre

di Roberto Servio

Nuovo capitolo nel caso Garlasco: il dna trovato sulle unghie di Chiara Poggi potrebbe essere utilizzabile. A sostenerlo è il genetista Marzio Capra, consulente storico della famiglia Poggi, dopo l’udienza davanti alla gip Daniela Garlaschelli. Per la difesa di Andrea Sempio, unico indagato nella nuova inchiesta, e della stessa famiglia Poggi, il materiale genetico non sarebbe sufficiente. I periti hanno ottenuto 70 giorni in più per completare gli accertamenti, mentre proseguono le indagini su presunti episodi di corruzione legati all’ex procuratore Mario Venditti.

Delitto di Garlasco, "il dna sulle unghie di Chiara Poggi è valido": nuovo scontro in aula

Il dna trovato sui margini ungueali di Chiara Poggi potrebbe essere valido. È l’ipotesi avanzata dal genetista Marzio Capra, consulente storico della famiglia Poggi, al termine dell’udienza di venerdì scorso davanti alla gip di Pavia, Daniela Garlaschelli. "Per questa analisi sul dna dei margini ungueali dovremo effettuare tutti gli eventuali confronti", ha spiegato Capra.

Secondo la Procura, la difesa di Alberto Stasi e i consulenti, uno dei due profili genetici individuati sarebbe riconducibile ad Andrea Sempio, storico amico di Marco Poggi e unico indagato (in concorso) nella nuova inchiesta sull’omicidio commesso a Garlasco il 13 agosto 2007. Ma per i legali di Sempio e per la famiglia Poggi, il materiale genetico non sarebbe sufficiente per un risultato attendibile.

L’avvocato Francesco Compagna, che assiste il fratello della vittima, ha riferito che in udienza "sono stati esposti gli esiti dei primi lavori sul dna". Secondo il legale, il materiale inizialmente non era attribuibile, ma "ci sono dei dati probatori reali. Stiamo dando l’impressione agli italiani che non esistono le scienze forensi, che ognuno può fare una relazione".

Garlasco: analisi prorogate di settanta giorni e nuove perizie

I periti nominati dal giudice, la genetista Denise Albani e l’esperto dattiloscopico Domenico Marchigiani, hanno ottenuto una proroga di 70 giorni per completare le analisi, fissando la nuova scadenza al 18 dicembre. È stato inoltre incaricato un terzo perito, Giovanni Di Censo, per valutare le impronte sulle paradesive, sul pacco di cereali e sul sacchetto della spazzatura, se ritenute utilizzabili.

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L’esclusione dell’impronta 33 dall'incidente probatorio

La gip ha confermato che resta fuori dall’incidente probatorio la cosiddetta impronta 33, rinvenuta sulle scale che conducono al seminterrato della villetta dei Poggi e attribuita dagli inquirenti a Sempio. "Abbiamo insistito ancora una volta per chiedere che si accertasse la verità sull’impronta 33 che per noi non è attribuibile a Sempio", ha detto l’avvocato Compagna, esprimendo "grande amarezza" per la decisione. "Il paradosso è che si vanno ad analizzare impronte irrilevanti e quella che si ritiene rilevante viene esclusa".

Le indagini parallele sull'ex procuratore Venditti

L’udienza del 18 dicembre servirà a discutere i risultati degli accertamenti tecnici. Intanto proseguono le indagini della Procura di Brescia sull’ex procuratore di Pavia, Mario Venditti. Nel mirino c’è un appunto sequestrato lo scorso maggio a casa dei genitori di Sempio, con scritto "Venditti gip archivia x 20.30 Euro". L’accusa ipotizza un episodio di corruzione in atti giudiziari, ossia un pagamento per ottenere l’archiviazione dell’inchiesta nel 2017. I genitori di Sempio hanno però respinto ogni addebito, dichiarando in tv, a "Quarto Grado", di non aver "mai dato una lira" all’ex magistrato.

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