Donne non in campo. Elezioni, Sardone: “Non lavoro per fare il sindaco”. E Quartapelle…
di Fabio Massa
C’è chi la ama e chi la odia, Silvia Sardone. Consigliera di zona, mamma di due bambini, molto presente in televisione, sarà sicuramente candidata al consiglio comunale di Milano nel 2016. Ora però, stando a notizie di stampa, Silvio Berlusconi vorrebbe addirittura che si preparasse a scendere in campo durante le primarie per fare la candidata sindaco. Così, almeno, vorrebbe la vulgata del totonomi delle ultime ore. Tanti, troppi nomi. IN mezzo, anche una buona notizia. Il sondaggio del Partito Democratico i cui numeri sui partiti sono stati pubblicati in anteprima da Affaritaliani.it, mostrano Forza Italia al 15 per cento, primo partito del centrodestra. Dietro c’è la Lega Nord, a un punto e mezzo percentuale di distacco. Insomma, gli azzurri sono ancora i più presenti in città, pur se ridotti al lumicino rispetto ai fasti del passato, e in posizione assolutamente minoritaria rispetto a un Pd che sfiora il 40 per cento.
Dunque, per uscire dalla crisi, qualcuno pensa di puntare su una giovane, Silvia Sardone. Che però ad Affaritaliani.it spiega: “Ne sono onorata, se il partito dovesse chiedermelo, ovviamente sono a disposizione. Ma devo dire con onestà che non è la mia partita. Io oggi non sto lavorando per questo. Il mio lavoro è sul territorio in vista delle amministrative. Se posso essere utile in altre vesti ovviamente ci sono”. Silvia Sardone, pur con la disponibilità di massima, non è l’unica giovane che sta dicendo no. A sinistra, in queste ore, è Lia Quartapelle che continua a nicchiare. Nel totonomi la giovane esperta di politica estera, che qualcuno avrebbe voluto in lizza per il posto della Mogherini, continua ad apparire. Lei, però, non ci vuole proprio stare. Perché va bene le nuove leve, ma a volte il passo è più lungo della gamba.
@FabioAMassa