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Milano
Elezioni 2018, Senna (Lega): "Dalle parole ai fatti, vinciamo per questo"
Gianmarco Senna

Elezioni 2018, Senna (Lega): "Dalle parole ai fatti, vinciamo per questo"

di Max Rigano

Per quanto si sforzi di non mostrarlo, Gianmarco Senna, consigliere regionale lombardo del Carroccio, l'uomo che ha raccolto più preferenze alle ultime elezioni dello scorso 4 Marzo, non è solo felice. Nel suo sguardo c'è anche la consapevolezza che la Lega sta acquisendo così tanti consensi che adesso a queste attese bisognerà dare delle risposte. Un meccanismo inconscio di chi, conoscendo il mercato, sa che all'aumentare della domanda aumentano anche le richieste e i bisogni dei cittadini.

In politica, soprattutto in Italia, le attese sono enormi. Dopo Berlusconi e Renzi, dopo venticinque anni di promesse e di illusioni, adesso chi governa viene chiamato a responsabilità enormi. Gianmarco è un imprenditore nel settore del food. Fame e sazietà sono due stati che hanno bisogno di equilibrio. Se non mangi non ti sazi. Se mangi troppo rischi di ingolfarti e di stare male. Quando gli chiedo un giudizio sul voto, a stento trattiene la voglia di saltare sulla sedia. La rossa Toscana non esiste più, le roccaforti di Siena e Pisa sono state espugnate. L'effetto Salvini è diventato devastante. Si rende conto, Senna, che l'incapacità di leggere il suo presente storico sta portando il Pd ad un lento suicidio. "Se non capisci che ci sono milioni di partite Iva, non capisci questo Paese, dove altrettanti milioni di persone si alzano ogni mattina presto per produrre ricchezza".

sennaGianmarco Senna: GUARDA IL VIDEO CON L'INTERVISTA
 

"Avanziamo malgrado i giornaloni siano contro di noi come mai prima".E a quanti ancora accusano il partito di Salvini di essere razzista, ai Ghezzi e Toscani (Oliviero) che oggi indicano al pubblico ludibrio il Carroccio, allo stesso Renzi che da sempre muove accuse al movimento, risponde cosi: "Finite pure il vostro lavoro. Ogni volta che parlate la Lega incassa mezzo punto percentuale in più"."Ci avessero detto due anni fa che saremmo arrivati dove siamo oggi, ci avrebbero obbligati ad un TSO." Salvini oggi è in Libia. Ed è sulle prime pagine di ogni quotidiano. Cartaceo ed online. Il Pd, semplice spettatore, senza neanche la forza di fare il suo ruolo di oppositore, incapace di comprendere e trattare il plauso unanime che dal basso si leva a favore del responsabile del Viminale, si spegne lentamente. Nell'ombra sta finendo anche il Movimento Cinque stelle. Al Governo, ma da comprimario. L'effetto Salvini si legge anche in queste cose. All'incasso la Lega adesso non ci va. Domani forse, chissà. Dopodomani, però, sicuramente.

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