Milano
Expo, ecco i veri numeri. Indotto di 31,6 miliardi e 242 mila occupati

L'impatto economico di Expo nel periodo 2012-2020 riguarda un indotto complessivo di 31,6 miliardi di euro, circa l'1% della produzione nazionale
L'impatto economico di Expo nel periodo 2012-2020 riguarda un indotto complessivo di 31,6 miliardi di euro in termini di volume d'affari generato, corrispondente a circa l'1% della produzione nazionale, con un Pil aggiuntivo di 13,9 miliardi e una crescita occupazionale di 242 mila unita' annue. Sono le ultime stime aggiornate elaborate da una ricerca della Sda Bocconi, presentate oggi a un incontro a cui hanno partecipato il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, il ministro dell'Agricoltura Maurizio Martina, il sindaco Giuliano Pisapia e il presidente della Camera di Commercio Carlo Sangalli. L'indotto economico stimato per la Lombardia sul medesimo arco temporale e' di 18,7 miliardi di euro di produzione aggiuntiva, con un valore aggiunto di 8,6 miliardi e un impatto occupazionale di 132 mila unita' equivalenti annue. Per Milano l'indotto economico e' stimato pari a 16,1 miliardi, con valore aggiunto di 7,4 miliardi e impatto occupazionale di 115 mila unita' di lavoro annue equivalenti.
Secondo la ricerca l'impatto del volume di affari prima dell'evento e' stato di 4,2 miliardi, e di 9,7 miliardi nel 2015, mentre quello prospettico nel periodo 2016-2020 e' di 17,7 miliardi, in larga parte ascrivibile al patrimonio di 10.000 nuove imprese nate negli anni sullo stimolo generato dall'evento. Il flusso di visitatori dell'evento, pari a 21,477 milioni di ingressi, ha generato stando alle elaborazioni un volume d'affari complessivo di 9,4 miliardi di euro. I settori merceologici per cui e' stato stimato un maggiore indotto economico sono industria (volume d'affari di 9,5 miliardi), servizi alle imprese (8,3 miliardi), turismo e ristorazione (3,6 miliardi), commercio (2,9 miliardi), costruzioni (2,7 miliardi). Per l'agricoltura la cifra e' di 0,6 miliardi. Il beneficio sull'occupazione e' di 31 mila unita' prima dell'evento, 78 mila nel 2015, 133 mila nel periodo successivo.