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Milano
Fadil, la Procura concede altri 90 giorni per risultati autopsia
Foto: LaPresse

Fadil, la Procura concede altri 90 giorni per risultati autopsia

Si allungano i tempi per sapere la verita' sulle cause della morte di Imane Fadil, la testimone dell'accusa dei processi Ruby stroncata da un male misterioso il primo marzo scorso dopo un mese di agonia all'ospedale Humanitas di Rozzano (Milano). Stando a quanto riferito da fonti legali, la Procura di Milano ha concesso altri 90 giorni alla squadra di consulenti chiamata dal procuratore aggiunto Tiziana Siciliano e dai pm Luca Gaglio e Antonia Pavan chiamata a fare chiarezza sulle ragioni del decesso della modella marocchina. Gli accertamenti erano iniziati lo scorso 26 marzo all'Istituto di Medicina Legale di Milano e il termine indicato dagli inquirenti era stato di 30 giorni. La complessita' degli esami ha spostato piu' in la' la data degli esiti che, peraltro, potrebbero non essere in grado di dare un nome a un'eventuale malattia che avrebbe fulminato la giovane donna. Escluso l'avvelenamento da sostanze radioattive, al vaglio degli inquirenti ci sono le ipotesi di morte naturale e quella dell'intossicazione da metalli o da altre sostanze.

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