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Milano

Femminicidio durante il permesso di uscita dal carcere:, Nordio valuta una ispezione

Il ministero della Giustizia sta approfondendo il dossier su Emanuele De Maria, suicidatosi dopo aver ucciso una donna e assalito un collega

di redazione

Femminicidio durante il permesso di uscita dal carcere: Nordio valuta una ispezione

Il ministero della Giustizia sta approfondendo il dossier su Emanuele De Maria, detenuto a Bollate per femminicidio, morto suicida ieri lanciandosi dal Duomo dopo aver ucciso Chamila Wijesuriya ed aver tentato di uccidere il barista Hani Nasr. L'uomo lavorava come receptionist in un hotel e beneficiava del permesso di uscita dal carcere. il ministro Carlo Nordio potrebbe disporre una ispezione.

Il legale di De Maria: "Meritava il permesso, non mi sarei mai aspettato quanto accaduto"

De Maria "meritava il permesso di lavorare fuori visto l'ottimo percorso che aveva fatto all'interno del carcere". Lo ha dichiarato all'Ansa l'avvocato Daniele Tropea. "La sua posizione era stata valutata dall'area educativa del carcere di Bollate e dal magistrato di Sorveglianza di Milano - ha aggiunto Tropea - Non mi sarei mai aspettato nulla di quanto accaduto e nemmeno che De Maria potesse trasgredire le regole".

Per il pm De Maria aveva pianificato i delitti

Per il pm di Milano Francesco De Tommasi, l'azione di De Maria sarebbe stata pianificata. Il pubblico ministero ha disposto le autopsie anche per accertare se l'uomo, autore di un omicidio e di un tentato omicidio premeditati, avesse assunto sostanze stupefacenti. Mentre dall'ospedale ha già fornito una prima versione dei fatti Hani Nasr. Il collega ha spiegato  che aveva consigliato Chamila di lasciar perdere De Maria, visti i suoi precedenti. E ha negato di aver a sua volta una relazione con la donna.

Sala: "Difficile spiegare ai cittadini perchè De Maria fosse fuori dal carcere"

"Capisco lo sgomento, perché indubbiamente è una cosa che è difficile da spiegare ai cittadini di come, dopo un omicidio, la condanna sia di 14 anni e dopo non molti anni il condannato possa uscire". Cosi il sindaco di Milano Giuseppe Sala ha parlato del femminicidio e del tentato omicidio commessi da Emanuele De Maria. "Sono le leggi però per cui - ha aggiunto a margine della 24esima esposizione internazionale della Triennale di Milano- non saprei neanche che commento fare. Certamente è una faccenda molto cruenta".

Campione (FdI): "La legge del Governo Meloni stringerà le maglie sui permessi dal carcere"

 La scia di sangue provocata da De Maria "deve indurre tutti a una profonda riflessione sulle modalita' dei permessi concessi a detenuti che hanno precedenti gravissimi come De Maria. Lascia atterriti che l'uomo nel 2016 avesse sgozzato una donna e appena 9 anni dopo abbia compiuto un altro femminicidio con le stesse modalita'". Lo dichiara Susanna Donatella Campione, senatrice di Fd'I, componente della Commissione Giustizia di Palazzo Madama e della commissione bicamerale contro la violenza sulle donne. "La sottovalutazione della pericolosita' del detenuto porta purtroppo a conseguenze tragiche. La legge voluta dal governo Meloni stringe le maglie e rende piu' difficile che si ripetano casi come quello del detenuto di Bollate. Dobbiamo arrivare velocemente all'approvazione di questa legge per tutelare le donne nel mirino di uomini violenti che non possono essere lasciati liberi ma devono stare in carcere", conclude.

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