Jacopo Dozio (FI): «La violenza tra i giovani la si combatte anche con l’educazione dei nostri figli» - Affaritaliani.it

Forza Italia Regione Lombardia

Ultimo aggiornamento: 09:28

Jacopo Dozio (FI): «La violenza tra i giovani la si combatte anche con l’educazione dei nostri figli»

Il consigliere lombardo di Forza Italia Jacopo Dozio commenta alcuni recenti episodi di violenza avvenuti a Milano: "Presenteremo un ordine del giorno in Regione per incentivare le associazioni educative con più risorse"

di redazione

Jacopo Dozio (FI): «La violenza tra i giovani la si combatte anche con l’educazione dei nostri figli»

«Sono sempre troppi i casi di violenza tra giovani in Lombardia ed è una questione culturale ed educativa che dobbiamo affrontare assolutamente attraverso un lavoro di collaborazione tra diversi soggetti come famiglia, scuola, politica e forze dell’ordine»ha detto il consigliere regionale Jacopo Dozio di Forza Italia.

Nelle ultime settimane capita spesso di venire a conoscenza di episodi di aggressione ai danni di ragazzi. Non ultimo l’accoltellamento di un 22enne a cui era stato intimato da un uomo di consegnargli il portafoglio e per la sua opposizione si è trovato un coltello conficcato in un gluteo nella notte tra il 7 e l’8 dicembre a  in via Caduti di Marcinelle, a Milano.

Una situazione simile si è vissuta ad ottobre in una traversa  di corso Como sempre nella città meneghina dove a è stato ferito gravemente un altro 22enne che ora rischia la paralisi, mentre i cinque monzesi che l’hanno aggredito  sono stati arrestati.

«Questo caso che coinvolge anche la Brianza in un certo senso fa ancora più male perché alcuni di questi ragazzi (due maggiorenni e tre minorenni)  non si sono nemmeno resi conto della gravità di ciò che hanno fatto. Sembra che vivano in un videogame e non nella realtà - ha aggiunto Dozio -. Oltre ad avere più sicurezza nelle nostre città che è sempre importante, la vera prevenzione si fa solo attraverso l’educazione e il rispetto della vita che è sacra. Non è possibile sentire che i nostri ragazzi molto spesso girano con i coltelli in tasca per essere al sicuro. Se qualcuno cammina con un’arma da taglio per strada vuol dire che c’è qualcosa che non funziona nella nostra società».

«Cosa può fare la politica di fronte a un tema così grande e pressante? Non basta certo solo emanare leggi severe su chi commette questo genere di reati, bisogna investire ancora più  tempo e risorse nelle scuole e in tutti quegli ambiti educativi che frequentano  i bambini e ragazzi perché solo in questo modo si può cambiare la prospettiva culturale della nostra società puntando a un futuro diverso e migliore. Proprio per questo motivo ho intenzione di presentare un ordine del giorno in Regione per incentivare le associazioni educative con più risorse» ha chiosato l’azzurro.

«La scuola, i centri sportivi e le associazioni musicali, teatrali e di altro genere sono luoghi di formazione e di crescita, dove i nostri figli trascorrono diverso tempo della loro settimana ed è per questo che come padre prima e come politico poi penso che solo attraverso un patto di collaborazione educativa con queste realtà possiamo fare la differenza e guardare con fiducia la domani - ha concluso Dozio -. Bisogna anche rivitalizzare i centri di aggregazione come ad esempio gli oratori che per la mia generazione sono stati e sono tuttora un punto di riferimento per formare anche nella fede gli uomini e le donne del futuro. Solo così il fenomeno della violenza tra giovani possiamo almeno limitarlo in Lombardia».