Milano
"Futura": gli Stati generali della Cultura di Regione Lombardia alla Scala di Milano
Nel corso dell'evento "Futura" al Teatro alla Scala siglato il protocollo per il progetto "Arte in Comune" con il ministro della Cultura: opere d'arte nelle piazze e nei municipi per valorizzare il patrimonio lombardo

"Futura": gli Stati generali della Cultura di Regione Lombardia alla Scala di Milano
Opere d’arte nelle piazze, all’interno dei municipi lombardi o in spazi pubblici di proprietà comunale, così da valorizzare ulteriormente il patrimonio culturale e artistico della Lombardia, avvicinandolo ai cittadini. È questo l’obiettivo dell’accordo firmato oggi al Teatro alla Scala di Milano tra Regione Lombardia, Ministero della Cultura e Anci Lombardia. Il progetto, denominato ‘L’Arte in Comune’, riguarderà tutto il territorio regionale portando la cultura nel cuore delle comunità, in modo da favorire una fruizione più diffusa e capillare.
Il protocollo è stato siglato nel corso dell’evento ‘Futura. Nuovi sguardi per la cultura’, organizzato dall'assessore alla Cultura di Regione Lombardia, Francesca Caruso, come occasione di confronto tra istituzioni, enti nazionali e internazionali, esperti, artisti e curatori sulle prospettive del settore. All’appuntamento, una sorta di ‘Stati Generali’ della Cultura, hanno partecipato, tra gli altri, anche il governatore lombardo Attilio Fontana, il presidente del Senato Ignazio La Russa, il ministro della Cultura Alessandro Giuli, il sovrintendente e direttore artistico del Teatro alla Scala Fortunato Ortombina.
Gli spazi espositivi allestiti nei Comuni ospiteranno opere attualmente conservate nei depositi museali o che presentano una significativa connessione col territorio. Saranno attivate collaborazioni tra istituzioni, scuole, biblioteche e realtà culturali per realizzare iniziative condivise e percorsi mirati. Un nuovo modello di gestione dei beni artistici che pone la Lombardia come avanguardia anche in ambito culturale.
Caruso: "La cultura deve essere di tutti"
La sperimentazione attuata in regione potrà essere poi estesa a livello nazionale: “La cultura deve essere di tutti e per farlo è necessario portarla anche al di fuori dei luoghi tradizionali, così da raggiungere il più ampio pubblico possibile. La cultura deve vivere nella quotidianità delle persone: educa al bello, trasmette valori, ed è un antidoto al disagio sociale e giovanile” ha spiegato l’assessore Caruso. “Il nostro obiettivo - ha aggiunto l’assessore - è andare avanti con determinazione nel percorso avviato per fare della Lombardia, sempre più, la ‘Casa della cultura’”.
Fontana: "Lombardia Regione-guida per quanto riguarda la cultura"
“La Lombardia – ha detto il governatore Fontana - è una ‘regione-guida’ per quanto concerne la cultura. Gli investimenti e le politiche messe in campo offrono un contributo importante a un comparto che genera valore aggiunto e occupazione. Il progetto studiato con Ministero della Cultura e Anci darà ulteriore linfa a un sistema di efficaci sinergie coi territori”.
Guerra (Anci Lombardia): "Generare una rete virtuosa tra comuni, musei e realtà locali"
“Con ‘L’Arte in Comune’ – ha affermato Mauro Guerra, presidente Anci Lombardia - offriamo ai Comuni un’opportunità strategica per rafforzare il proprio ruolo nella valorizzazione del patrimonio culturale, rendendo fruibili opere oggi non accessibili al pubblico. Puntiamo a generare una rete virtuosa tra Comuni, istituzioni museali e realtà locali”.
Anzalone (Musei Lombardia): "Lungimirante e virtuoso esempio di sinergia interistituzionale"
“Esprimo grande soddisfazione per questa iniziativa che - ha evidenziato Rosario Maria Anzalone, direttore della Direzione regionale Musei Lombardia - costituisce un esempio virtuoso e lungimirante di sinergia interistituzionale. Un progetto volto a promuovere un'autentica restituzione diffusa del patrimonio culturale ai legittimi proprietari, affinché funga da veicolo efficace di crescita morale e civile".
L’evento è stata l’occasione per ribadire ‘l’idea di cultura’ promossa dalla Regione e in particolare dall’assessore Caruso: “Abbiamo lanciato un bando da 5 milioni di euro per ripristinare le infrastrutture culturali attualmente inutilizzate, oltre ai 7 milioni stanziati con l’Avviso Unico per sostenere centinaia di iniziative in tutte le province lombarde. Senza dimenticare i concerti di grande musica classica organizzati nei quartieri popolari. Vogliamo alimentare la rete sui territori, con particolare riferimento ai luoghi periferici dove si registra una carenza di offerta culturale”.
Grande attenzione, inoltre, alle politiche destinate ai giovani: “Con i progetti ‘Palchi di classe e ‘Schermi di classe’ Regione Lombardia ha portato al cinema e in teatro decine di migliaia di studenti lombardi, mentre con ‘Un due tre Musei’ sono stati messi a disposizione abbonamenti per i minori dai sei ai tredici anni.
Bozzetti (Fondazione Fiera Milano): "La cultura è il respiro del nostro Paese, ma serve razionalizzare l'offerta"
All'evento alla Scala anche il presidente di Fondazione Fiera Milano Giovanni Bozzetti, che durante il tavolo "Economia della cultura", rimarcando il ruolo delle fiere come luoghi di condivisione di conoscenze e visioni ha spiegato: “La cultura e l’arte sono il respiro vitale del nostro Paese: una forza che alimenta identità, creatività e riconoscibilità nel mondo, un volano strategico per il nostro territorio e per il Made in Italy, che trova nella bellezza e nell’ingegno la sua cifra distintiva". Ma esistono anche delle criticità: "In Italia abbiamo un problema di over-tourism ma paradossalmente anche un tema legato all' over-culture: esistono quasi 5mila musei, una ricchezza straordinaria che tuttavia comporta costi di gestione molto elevati e spesso difficili da sostenere, a cui non corrisponde un numero adeguato di visitatori. È quindi necessario razionalizzare questa offerta, attivando una sinergia tra pubblico e privato e costruendo un sistema di valorizzazione che guardi anche all’estero, portando le nostre collezioni in altri Paesi".
Calabrò (Assolombarda): "Pronti a farci carico dell'esposizione delle nostre opere"
Antonio Calabrò, presidente della Fondazione Assolombarda, partecipando all'evento ha commentato: “Le imprese di Assolombarda, situate a Milano, Monza e Brianza, Lodi e Pavia, sono disponibili a farsi carico dell’esposizione, in piena sicurezza, delle opere d’arte collocate, in questo momento, nei depositi dei musei e negate, dunque, alla fruizione da parte cittadinanza. Riteniamo, infatti, che all’interno delle aziende - luoghi in cui peraltro prende corpo il bello e il buono del Made in Italy - tali opere possano essere apprezzate non solo dagli stakeholder del territorio ma anche dagli stessi imprenditori e dipendenti, che potranno così godere, in questo modo, di eccellenze artistiche non valorizzate, oggi, a dovere”.