Garlasco, chi è Cristina "Bones" Cattaneo, la super consulente chiamata dalla Procura per risolvere il caso - Affaritaliani.it

Milano

Ultimo aggiornamento: 15:40

Garlasco, chi è Cristina "Bones" Cattaneo, la super consulente chiamata dalla Procura per risolvere il caso

Medico legale e antropologa forense tra le più stimate al mondo, Cristina Cattaneo ha lavorato su casi come Yara Gambirasio, Elisa Claps e Liliana Resinovich. Ora dovrà sciogliere i nodi ancora irrisolti dell’omicidio di Chiara Poggi

di Roberto Servio

La Procura di Pavia ha nominato Cristina Cattaneo, tra i più autorevoli medici legali italiani, come consulente per il delitto di Garlasco. Direttrice del Labanof e docente alla Statale di Milano, ha partecipato a indagini celebri come quelle di Yara Gambirasio e delle Bestie di Satana. Il suo compito sarà riesaminare cause della morte, orario, dinamica del delitto e compatibilità delle possibili armi con le lesioni riportate da Chiara Poggi.

Garlasco, la nuova super consulente Cristina Cattaneo

Cristina Cattaneo, professoressa ordinaria di Medicina Legale all’Università Statale di Milano, è tra i nomi più prestigiosi della scienza forense internazionale. Dirige il LABANOF, il Laboratorio di Antropologia e Odontologia Forense, e il MUSA, Museo Universitario delle Scienze Antropologiche, mediche e forensi per i diritti umani. Ha ricevuto riconoscimenti come la Adelaide Medal e il Clyde Snow Award, ed è stata insignita del titolo di Commendatore della Repubblica Italiana.

Il suo lavoro spazia dall’identificazione dei migranti morti in mare, alle perizie sui casi di violenza sessuale e domestica, fino al supporto ai tribunali italiani ed europei. Per la sua capacità di “far parlare i morti” attraverso i resti umani, è conosciuta con il soprannome di “Bones”.

GARLASCO, L'IPOTESI: RIESUMARE IL CORPO DI CHIARA POGGI PER FARE LUCE SUL DELITTO
 

Cattaneo protagonista dei casi Gambirasio, Claps, Resinovich

Cattaneo è stata protagonista di indagini che hanno segnato la storia della cronaca nera italiana: dal delitto di Yara Gambirasio a quello di Elisa Claps, passando per le indagini sulle Bestie di Satana e più recentemente su Liliana Resinovich. Ora il suo nome è legato a un altro dei casi più discussi degli ultimi decenni: l’omicidio di Chiara Poggi, avvenuto a Garlasco il 13 agosto 2007. La Procura di Pavia le ha affidato il compito di chiarire le cause della morte, rivalutando i reperti raccolti 18 anni fa e le perizie allora eseguite.

Delitto di Garlasco: i quesiti ancora senza risposta

Il mandato di Cattaneo è ampio: dovrà verificare le lesioni, riconsiderare l’orario esatto del decesso, analizzare le possibili armi del delitto e stabilire se l’omicidio possa essere stato commesso da una o più persone. In particolare, l’esperta dovrà rivedere la relazione del primo medico legale, Marco Ballardin, che aveva ipotizzato l’uso di un oggetto con “massa battente da una parte e una sorta di lama che termina come uno scalpello dall’altra”, compatibile con un martello a coda di rondine. Oggi bisogna valutare la compatibilità di altri strumenti ritrovati nella roggia di Tromello – una mazzetta da muratore senza manico, un pezzo di ascia e una pinza da camino – con le fratture craniche di Chiara Poggi.

La professoressa lavorerà anche con la ricostruzione 3D della villetta di via Pascoli, realizzata dai Ris di Cagliari con laser scanner e droni, e con strumenti di analisi forense avanzati. Un aspetto cruciale sarà chiarire i dubbi emersi sulla contaminazione del DNA maschile trovato su una garza autoptica, poi attribuito a un cadavere esaminato nello stesso periodo.

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