Garlasco, i dubbi degli inquirenti su Sempio: "Non poteva non sapere che Marco Poggi era in vacanza" - Affaritaliani.it

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Garlasco, i dubbi degli inquirenti su Sempio: "Non poteva non sapere che Marco Poggi era in vacanza"

Tornano sotto i riflettori le telefonate fatte da Andrea Sempio a casa Poggi quando il fratello di Chiara era tuttavia in vacanza. Inverosimile che l'amico non lo sapesse: erano insieme la sera prima

di redazione

Garlasco, i dubbi degli inquirenti su Sempio: "Non poteva non sapere che Marco Poggi era in vacanza"

Nel cuore delle nuove indagini sul delitto di Garlasco, riemerge un dettaglio ritenuto centrale dagli inquirenti: la telefonata delle 01.05 del 4 agosto 2007 dal cellulare di Andrea Sempio verso casa Poggi. Una chiamata che, secondo i carabinieri, dimostrerebbe che Sempio era con Marco Poggi, fratello di Chiara, la notte prima della partenza della famiglia per il Trentino. Marco Poggi aveva infatti l'abitudine di usare il cellulare dell'amico per avvisare a casa del suo imminente ritorno. Un elemento che, per gli investigatori, rende "inverosimile" che Sempio non fosse al corrente della vacanza imminente dell’amico.

Eppure, proprio questa inconsapevolezza è alla base della versione fornita da Sempio agli inquirenti per giustificare le tre telefonate effettuate tra il 7 e l’8 agosto alla casa di via Pascoli, dove in quei giorni si trovava solo Chiara Poggi. Chiamate considerate “sospette” e da tempo oggetto di attenzione da parte degli investigatori.

L’episodio è contenuto in un’informativa dei carabinieri datata luglio 2020, parte di un fascicolo che ruotava intorno al possibile coinvolgimento dell’amico di Marco. Il procedimento fu archiviato quello stesso anno, ma quegli atti tornano oggi al centro dell’attenzione con la riapertura del caso.

La telefonata a casa fatta da Marco Poggi con il cellulare di Sempio

Nel documento, riferisce Ansa, i carabinieri ricostruivano l’abitudine di Marco Poggi di usare il telefono dell’amico per avvisare i genitori quando stava rientrando a casa. La chiamata notturna del 4 agosto rientrerebbe in questa consuetudine e rafforzerebbe, secondo gli inquirenti, l’idea che Sempio fosse ben informato sui programmi di viaggio della famiglia Poggi.

A rafforzare questa convinzione, anche la circostanza che, proprio in quel periodo, i due amici stavano organizzando una vacanza con la comitiva a Punta Ala. “Ciò – scrissero i carabinieri – rende ancora più inverosimile che Sempio non fosse a conoscenza della prossima partenza dell’amico per il Trentino, con il quale era in compagnia la sera precedente alla partenza”.

Dal canto suo, Andrea Sempio ha sempre sostenuto di non ricordare con precisione la data della partenza di Marco. E ha spiegato di aver chiamato casa Poggi nei giorni successivi semplicemente per cercare l’amico.

Le telefonate a Marco Poggi in vacanza in Trentino

Inoltre, altre incongruenze sarebbero legate al fatto che Sempio ha "dichiarato di aver tentato" in quei giorni di agosto "in più occasioni di contattare l'amico Marco" sul cellulare, "non riuscendovi a causa dell'assenza di campo nella zona in cui si trovava" l'amico in montagna. E "quindi ammettendo - sempre secondo i carabinieri - di sapere che non si trovava a Garlasco ma in montagna", a differenza di quanto sostenuto. Eppure - questo il ragionamento dei carabinieri, i telefoni dei genitori "prendevano" benissimo in quei giorni. E Marco avrebbe dovuto a rigor di logica richiamare Sempio nel momento in cui avesse ricevuto messaggi dell'operatore che lo avvisava del tentativo di contatto da parte dell'amico. Così non è stato. Nè risulta che Sempio abbia poi richiamato Poggi quando questi è tornato raggiungibile. Di questi aspetti, così come della vicenda del biglietto del parcheggio di Vigevano, Sempio dovrà nuovamente fornire la propria versione dei fatti nell'interrogatorio di martedì 20 maggio. Dove tuttavia potrebbe anche avvalersi della facoltà di non rispondere.

 

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