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Milano
Immobili, nel 2023 canoni locazione +6%. Milano resta la più cara
Mercato immobiliare a Milano

Immobili, nel 2023 canoni di locazione a +6%

Nonostante la difficile congiuntura economica caratterizzata da aumenti costanti dei tassi di interesse e inflazione in crescita, i prezzi delle case nel 2023 non hanno accennato a diminuire, anzi risultano ancora in salita, confermando così la dinamica più lenta dei cicli del mattone che porta chi vende casa ad attendere tempi migliori piuttosto che abbassare subito le aspettative di guadagno. Stando infatti a quanto rilevato da Immobiliare.it Insights, società del gruppo di Immobiliare.it, il portale immobiliare leader in Italia, specializzata in big data e market intelligence per il settore immobiliare, a dicembre 2023 il prezzo medio al metro quadro in Italia si è attestato sui 2.151 euro, in crescita del 2,6% rispetto a un anno fa, anche se l’ultimo trimestre evidenzia una frenata della curva in salita (+0,2%).

Canoni di locazione +6%. Milano resta la più cara:  5.289 euro/mq

Al Centro, sempre la macrozona più cara, i prezzi si sono mantenuti sostanzialmente stabili (2.430 euro/mq) mentre sono cresciuti in maniera considerevole nel Nord Est, +5,3% (2.172 euro/mq), e nel Nord Ovest, +4,2% (2.308 euro/mq). Le restanti zone mostrano variazioni poco significative. Il capoluogo di regione che ha performato meglio a livello di prezzo nell’anno appena trascorso è stato Trieste (2.079 euro/mq), con una crescita che sfiora l’8%. Il più caro rimane comunque Milano, a 5.289 euro/mq, seguito da Firenze che sfonda la soglia dei 4.000 euro/mq, in crescita del 3,4%. Bologna conferma il sorpasso su Roma: 3.380 euro/mq vs. 3.331 euro/mq, giustificato dal fatto che, mentre i prezzi nella Capitale sono rimasti sostanzialmente invariati, a Bologna sono cresciuti del 5,7%. Tutti i capoluoghi mostrano comunque un trend positivo, con l’eccezione di Torino che nei 12 mesi perde lo 0,3%, attestandosi sui 1.887 euro/mq. Sebbene in generale la domanda di case sia diminuita rispetto a 12 mesi fa (-3,8%), con la sola eccezione del Sud Italia (+2,5%), le abitazioni sono uscite con successo dal mercato, infatti l’offerta si è contratta di quasi 12 punti percentuali rispetto a dicembre 2022, con ribassi sull’ordine del 20% al Sud e nelle Isole.

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