In centinaia bloccati a Londra: studenti e lavoratori abbandonati. VIDEO

In centinaia bloccati a Londra: studenti e lavoratori abbandonati

Recuperano i pescatori da una parte, lasciano studenti e lavoratori dall'altra. Non c'è pace per i nostri connazionali all'estero. Secondo quanto apprende Affaritaliani.it Milano sono molti in agitazione del capoluogo lombardo perché ci sono circa 200 persone bloccate a Londra da ieri pomeriggio, dopo che la variante del Covid definita "inglese" è stata resa nota agli organi di stampa. Secondo indiscrezioni pare che fosse invece stata isolata già a settembre. Questo getta un'ombra ancor più scura sull'operato del Governo, che con il ministro Speranza ha bloccato all'improvviso tutti i voli dalla Gran Bretagna, anche per chi era già in aeroporto e in procinto di tornare.

Le testimonianze dal campo sono tremende: gente lasciata senza informazioni e senza tutele, senza un hotel, senza una sistemazione e priva di qualunque tipo di assistenza. "Mia madre si è appena ripresa dal Covid - scrive Lara Parmiani - E' sola. Mio padre è in ospedale. Volevo assolutamente andare in Italia per occuparmi di lei. Dovevo partire il 21, ho fatto il test negativo domenica mattina pagando uno sproposito. All'annuncio di Di Maio ho comprato il volo Alitalia per 570 euro. Sono arrivata all'aeroporto e in coda per il check in mi arriva l'email di cancellazione. Nello stesso imbarcavano il volo British per Linate". Perché poi la rabbia è anche figlia di questa assurdità: Alitalia ha bloccato tutto, mentre le altre compagnie hanno imbarcato fino all'ultimo volo. Pare che sulla vicenda stia intervenendo la Farnesina, che non era stata avvertita da parte del ministero della Salute retto da Roberto Speranza.

La testimonianza: "Questo è un sequestro di persona"

Racconta ad Affaritaliani.it un'altra italiana bloccata a Londra: "Anche mia figlia ed io dovevamo rientrare oggi a Milano. Siamo arrivate per un motivo urgente sabato e la Farnesina ci aveva garantito il volo di rientro. Gli aeroporti sono bloccati non abbiamo cambi di abbigliamento e neppure denaro. Questo è un vero e proprio sequestro di persona. Devono per forza organizzare voli di rimpatrio almeno per i residenti. Io poi ho lasciato tutto i miei medicinali in Italia. Sono al corrente di situazioni peggiori ma ognuno di noi sta vivendo una tragedia"

fabio.massa@affaritaliani.it