Indagine urbanistica a Milano, il gip dispone gli arresti per Tancredi, Catella e gli altri quattro indagati - Affaritaliani.it

Milano

Ultimo aggiornamento: 19:07

Indagine urbanistica a Milano, il gip dispone gli arresti per Tancredi, Catella e gli altri quattro indagati

Indagine urbanistica a Milano, il gip Mattia Fiorentini ha disposto il carcere per Andrea Bezziccheri, immobiliarista di Bluestone, e arresti domiciliari per gli altri cinque indagati. Cadono le accuse a Sala

di Giorgio d'Enrico

Indagine  urbanistica a Milano, il gip dispone gli arresti per Tancredi, Catella e gli altri quattro indagati

Indagine urbanistica a Milano, il gip Mattia Fiorentini ha disposto il carcere per Andrea Bezziccheri, immobiliarista di Bluestone, e  arresti domiciliari per gli altri cinque indagati: l'ex assessore Giancarlo Tancredi, il ceo di Coima Manfredi Catella, Giuseppe Marinoni e Alessandro Scandurra, rispettivamente presidente e componente della Commissione Paesaggio e per l'ex manager di J+S, Federico Pella.

Il gip: "Gravi indizi di colpevolezza e pericolo di reiterazione di reati"

Nell'ambito delle "complesse indagini riguardanti il settore dell'urbanistica a Milano", si legge in un comunicato firmato dal procuratore Marcello Viola, il gip "all'esito degli interrogatori preventivi eseguiti in data 23 luglio", ha "emesso un'ordinanza di applicazione di misure cautelari personali nei confronti di sei indagati, sottoposti uno alla misura della custodia cautelare in carcere e cinque a quella degli arresti domiciliari". Il procuratore ricorda la "presunzione di non colpevolezza delle persone sottoposte ad indagini preliminari, da reputarsi non colpevoli fino alla eventuale sentenza di condanna divenuta irrevocabile".

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L'impostazione accusatoria, esaminata dal gip "alla luce della documentazione prodotta dalle difese degli indagati e delle dichiarazioni acquisite a seguito degli interrogatori preventivi" è stata "validata dal Giudice quanto alla sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza, con esclusione" solo di alcune condotte. "Quanto alle esigenze cautelari connesse al pericolo di reiterazione di reati il Giudice ne ha ritenuto la sussistenza ed ha valutato che le stesse possano essere soddisfatte con le diverse misure cautelari applicate".

Quali sono le incolpazioni formulate per i sei arrestati

 Plurime sono "le incolpazioni formulate: di corruzione per un atto contrario ai doveri d'ufficio (art. 319 e 321 c.p.) nei confronti di tutti gli indagati; di false dichiarazioni su qualità personali (art. 496 c.p.) nei confronti di Marinoni, Scandurra, Tancredi; e di induzione indebita a dare o promettere utilità (art. 319 quater c.p.) nei confronti di Tancredi, Marinoni e Catella". L'impostazione accusatoria, esaminata "dal Giudice alla luce della documentazione prodotta dalle difese degli indagati e delle dichiarazioni acquisite a seguito degli interrogatori preventivi ex art. 291 comma 1 quater c.p., effettuati nella giornata del 23 luglio 2025, è stata validata dal Giudice quanto alla sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza, con esclusione" di alcune condotte.

Il gip: "Perchè il carcere per Bezziccheri". Il precedente della bancarotta

Il "trattamento cautelare" per Andrea Bezziccheri, ossia il carcere invece dei domiciliari disposti per gli altri cinque indagati, deriva dalla "sua spregiudicatezza" e dal suo "utilizzo, da anni, di società operanti nel campo della speculazione immobiliare per commettere reati o per fruire di finanziamenti occulti". Lo scrive il gip di Milano Mattia Fiorentini, il quale chiarisce che il patron di Bluestone, indagato in più filoni della maxi inchiesta sull'urbanistica (è a processo per il caso Park Towers), potrebbe anche da casa, ai domiciliari, "operare" tramite "una semplice linea telefonica o una connessione internet". E va tenuto conto anche del "precedente penale" a suo carico, ossia una bancarotta. Dagli atti, poi, era già emersa una vicenda di bonifici da oltre 6,5 milioni di euro arrivati dall'isola di Jersey sui conti di una delle società riconducibili a Bezziccheri. Un aspetto su cui sta indagando il Nucleo di polizia economico finanziaria della Gdf, dopo una segnalazione di operazioni sospette dell'Uif di Bankitalia. La difesa di Bezziccheri presenterà ricorso al Tribunale del Riesame. 

Cade l'induzione indebita, che coinvolgeva anche Sala e Boeri

Tra queste, l'impostazione accusatoria ha escluso i gravi indizi di colpevolezza in merito a due episodi corruttivi ascritti provvisoriamente a Giuseppe Marinoni per la vicenda del Pirellino, che vede indagati anche l'architetto Stefano Boeri e, per induzione indebita, il sindaco di Milano Giuseppe Sala. Secondo il giudice l'accusa di induzione indebita viene meno, nella stessa vicenda, anche nei confronti di Giancarlo Tancredi, Giuseppe Marinoni e Manfredi Catella.  Per il giudice, dunque, ricostruisce Ansa, il reato è caduto per tutti, Sala e Boeri compresi: al di là se ci siano state o meno pressioni in merito al Pirellino, non sono state ravvisate utilità o la promessa di utilità per Marinoni in cambio del parere favorevole a capo della commissione.

Il gip: "Consolidato sistema di corruttela"

Sull'urbanistica milanese c'era un "consolidato sistema di corruttela e commistione tra interessi pubblici e privati" per la "spartizione del territorio edificabile". E "corrompendo il presidente" della Commissione paesaggio Marinoni, il vicepresidente Oggioni e "singoli componenti" tra cui Scandurra, "a loro volta influenzabili dai primi e soggetti alle pressioni di Tancredi", "importanti costruttori privati potevano ottenere informazioni, anticipazioni e un occhio di riguardo per le pratiche di interesse", recita l'ordinanza.

Tancredi "non ha agito per interessi personali ma può continuare ad avvantaggiare persone gradite"

Nonostante "non abbia agito per interessi personali, l'ex assessore" Giancarlo Tancredi "può continuare ad avvantaggiare persone di suo gradimento", come "accaduto con Marinoni", in "cambio della loro fedeltà 'alla linea'" e della "disponibilità a intervenire sui progetti di interesse dell'amministrazione per cui lavora tuttora (nonostante l'aspettativa)", sfruttando "le conoscenze acquisite in tanti anni trascorsi ad occuparsi dell'urbanistica milanese". Lo scrive il gip Mattia Fiorentini sul pericolo di reiterazione del reato da parte di Tancredi.

Il gip: "Da costruttori e privati pressioni anche al sindaco Sala"

Costruttori e fondi immobiliari privati "si permettono di esercitare pressioni sulle più alte cariche istituzionali" di Milano "compreso il sindaco Sala" per "ottenere l'approvazione di progetti milionari prospettando, altrimenti, la sospensione degli investimenti e iniziative giudiziarie". Lo scrive il gip Mattia Fiorentini nell'ordinanza di custodia cautelare sull'urbanistica. Secondo il gip, documenti, chat e prove raccolte dalla guardia di finanza durante l'inchiesta dimostrano che a Milano "tutti, professionisti, politici e imprenditori, erano a conoscenza del fatto che le regole edificatorie venivano abitualmente piegate per soddisfare gli interessi degli investitori". Un sistema tale da essere quasi "istituzionalizzato" come dimostrerebbe il tentativo, poi fallito, di far approvare dal Parlamento la legge 'Salva Milano' che "legittimasse, attraverso interpretazioni autentiche ex post" le "ortopedie linguistiche e tecniche" alla base dei titoli edilizi "illegittimi" e i "disboscamenti dalle norme morfologiche" su altezze, volumi e distanze delle nuove costruzioni.

Sala: "Mai posto nessuna azione che avesse finalità personali"

Prendo atto dei nuovi provvedimenti emessi oggi dalla magistratura. Il Giudice delle Indagini Preliminari non ha ritenuto sussistente l'ipotesi di induzione indebita che parrebbe essermi stata rivolta dalla Procura di Milano. Cio', del resto, corrisponde alla mia più ferma convinzione di non avere mai posto in essere alcuna azione che abbia avuto finalità personali". Lo dice il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, in una nota diffusa dal Comune. Nell'ambito delle inchieste sull'urbanistica milanese, oggi il gip di Milano, Mattia Fiorentini, non ha riconosciuto l'accusa di induzione indebita al primo cittadino, reato contestato dai pm.  "Rimane forte la mia attenzione per la fase delicata che sta attraversando Milano e spero che l'ex assessore Tancredi possa chiarire al più presto la sua posizione, nel massimo rispetto delle prerogative della magistratura", aggiunge Sala, sottolineando che continuerà "a lavorare per Milano, con passione e dedizione". 

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