Milano
Urbanistica Milano, dopo gli arresti Lega e Fratelli d'Italia chiedono nuovamente di tornare al voto
Indagine sull'urbanistica a Milano, le reazioni alla convalida degli arresti per sei degli indagati. La Lega chiede le dimissioni del sindaco, il Pd rinnova la fiducia a Sala

Il Pirellino di Milano
Urbanistica Milano, le reazioni della politica dopo la convalida degli arresti
Indagine sull'urbanistica a Milano, le reazioni alla convalida degli arresti per Andrea Bezziccheri, immobiliarista di Bluestone, e degli arresti domiciliari per l'ex assessore Giancarlo Tancredi, il ceo di Coima Manfredi Catella, Giuseppe Marinoni e Alessandro Scandurra, rispettivamente presidente e componente della Commissione Paesaggio e per l'ex manager di J+S, Federico Pella.
Sala: "Mai posto nessuna azione che avesse finalità personali"
Prendo atto dei nuovi provvedimenti emessi oggi dalla magistratura. Il Giudice delle Indagini Preliminari non ha ritenuto sussistente l'ipotesi di induzione indebita che parrebbe essermi stata rivolta dalla Procura di Milano. Cio', del resto, corrisponde alla mia più ferma convinzione di non avere mai posto in essere alcuna azione che abbia avuto finalità personali". Lo dice il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, in una nota diffusa dal Comune. Nell'ambito delle inchieste sull'urbanistica milanese, oggi il gip di Milano, Mattia Fiorentini, non ha riconosciuto l'accusa di induzione indebita al primo cittadino, reato contestato dai pm. "Rimane forte la mia attenzione per la fase delicata che sta attraversando Milano e spero che l'ex assessore Tancredi possa chiarire al più presto la sua posizione, nel massimo rispetto delle prerogative della magistratura", aggiunge Sala, sottolineando che continuerà "a lavorare per Milano, con passione e dedizione".
Lega dopo gli arresti: "Situazione difficilissima, Sala rassegni le dimissioni"
"La situazione della citta' e' difficilissima. Le conferme di arresto mettono la citta' in seria difficolta'. Ha fatto bene Tancredi a dimettersi dopo che il Pd ha chiesto la sua testa. Ma le scelte del sindaco, peraltro indagato, vengono messe sempre piu' in seria discussione. Ci aspettiamo che oggi il sindaco scenda in aula durante il consiglio comunale a parlare con noi. Non possiamo andare avanti altri due anni con una giunta che ha avuto uno scandalo incredibile, mentre l'urbanistica e' ferma". Cosi' il segretario milanese della Lega Samuele Piscina in conferenza stampa.
"A fronte della conferma degli arresti domiciliari - ha aggiunto il capogruppo del Carroccio in Comune Alessandro Verri - viene messo in dubbio l'operato di tutta la giunta e i due mandati di Sala. E' chiaro che non si puo' andare avanti oltre. Questa e' una giunta che sta navigando a vista, con una maggioranza sempre piu' divisa. Milano merita il meglio per una stabilita' politica e amministrativa che oggi non c'e'. Per questo Sala dovrebbe presentarsi in aula e rassegnare le sue dimissioni. E' piu' che necessario andare a elezioni il prima possibile", ha concluso Verri.
LEGGI ANCHE: URBANISTICA MILANO, CONVALIDATI GLI ARRESTI PER TANCREDI, CATELLA E GLI ALTRI QUATTRO INDAGATI
Fratelli d'Italia: "Restiamo garantisti ma continuiamo a chiedere le dimissioni della Giunta"
"Il giudizio a livello giuridico non cambia, restiamo garantisti quindi attendiamo e ci auguriamo per i protagonisti delle inchieste che avranno il tempo di spiegare le proprie ragioni. Il giudizio politico invece resta lo stesso, continuiamo a chiedere le dimissioni della giunta di centrosinistra". Lo spiega il capogruppo di Fratelli d'Italia al Comune di Milano, Riccardo Truppo, a margine della seduta del consiglio comunale, dopo la conferma degli arresti domiciliari per l'ex assessore alla Rigenerazione urbana Giancarlo Tancredi. Il centrosinistra in Comune "attendeva settembre per potere dimostrare che tutte le rassicurazioni date a mezzo stampa avessero una base concreta - aggiunge -, a questo punto è inevitabile che l'azione politica risulti ancora più incerta e titubante". "L'occhio della magistratura su queste iniziative di sviluppo urbanistico si conferma, con l'attenzione su tutti i grandi progetti che l'amministrazione Sala riteneva propri - conclude -. Per cui a settembre il voto cruciale sullo stadio sarà ancora più in salita".
De Chirico (Forza Italia): "Arresti, uno tsunami dopo il terremoto"
"I sei arresti di oggi sono come uno tsunami dopo il terremoto. Rimaniamo sempre e comunque garantisti, aspettiamo che la giustizia faccia il suo corso. Gli innumerevoli esposti che stanno piovendo come grandine in Procura per altri interventi edilizi sparsi in tutta la città e i "non detto" dai Procuratori in merito all'intera vicenda stadio non lasciano presagire nulla di buono". Così il consigliere comunale di Forza Italia Alessandro De Chirico. "Con la delega all'Urbanistica di fatto congelata nelle mani della Scavuzzo e il PGT che sicuramente non vedrà la luce prima della fine di questo mandato, oltre alla paralisi nel settore, sarà il caos più totale. Si preannuncia un agosto bollente, ma anche l'autunno non sarà dei migliori. Che sia l'inverno di Milano? Andando avanti di questo passo il PD perderà la poca credibilità che gli è rimasta, politicamente non sarebbe meglio togliere il disturbo per ridare serenità a una città decisamente frastornata?"
Uguccioni (Pd): "Cadono le accuse a Sala, buona notizia"
"A quanto si apprende al momento dalle agenzie di stampa pare che le accuse al sindaco Giuseppe Sala siano cadute e questa è una buona notizia". Lo spiega a margine del Consiglio comunale di Milano la capogruppo del Pd Beatrice Uguccioni che esprime solidarietà all'ex assessore alla Rigenerazione urbana del Comune, Giancarlo Tancredi agli arresti domiciliari. "Sono umanamente dispiaciuta per Tancredi e auspico che nel più breve tempo possibile possa chiarire la sua posizione e fornire la sua versione dei fatti", prosegue. Gli arresti domiciliari per l'ex assessore sono l'ennesimo colpo per la giunta di centrosinistra che a settembre dovrà ripartire con sfide importanti come quella della vendita di San Siro, su cui non sono tutti concordi anche nella maggioranza. "La posizione che abbiamo espresso su San Sito rimane la stessa. Noi abbiamo intrapreso un percorso informativo e di approfondimento col sindaco e con chi si sta occupando della partita - ribadisce la Dem - e quindi al termine di questo percorso faremo le nostre valutazioni, ricordando che tutti i documenti che sono stati approvati dall'aula fino ad ora lo sono stati solo e soltanto coi numeri della maggioranza. Questo ha permesso di introdurre paletti entro cui le squadre dovranno stare, come abbiamo chiesto noi".
Il Pd rinnova la fiducia al sindaco Sala
Poco prima della notizia della convalida degli arresti, il Pd milanese aveva diffuso una nota firmata dal segretario metropolitano Alessandro Capelli e dalla segretaria regionale Silvia Roggiani con la quale è stata ribadita la fiducia al sindaco: "Sono i giorni dell'assestamento di bilancio e il consiglio comunale, con il ruolo centrale del PD, ha tra le altre cose trovato altri 22 milioni per riqualificare e assegnare 1000 alloggi per il piano zero case sfitte. Siamo poi concentrati alla realizzazione di un Piano casa che garantirebbe ulteriori 10mila alloggi a prezzi accessibili, a studiare un nuovo Pgt di cambiamento e un piano piscine e sport. Risposte concrete nate dal consiglio comunale, dove il Movimento 5 Stelle non è in maggioranza e non è nemmeno presente".
"Ci rendiamo conto "proseguono Capelli e Roggiani - che fare polemica e criticare da fuori le Istituzioni sia più semplice, ma la sfida è governare il cambiamento in una città profondamente mutata Per questo il PD in questi 18 mesi sarà concentrato al cento per cento per dare le risposte che la città si aspetta. Il PD a tutti i livelli, dal metropolitano al nazionale, governa prima con Pisapia e poi con Sala dal 2011 e fin da subito ha ribadito pieno sostegno e fiducia al sindaco. Perché sentiamo l'urgenza di dare risposte ai cittadini, fuori da posizionamenti tattici".
Arresto di Catella: le deleghe di Coima a Bonfiglioli, Ravà e Di Gilio
Coima, dopo la decisione del Gip di mettere agli arresti domiciliari il Ceo della società, Manfredi Catella, ha diffuso questa nota. “Il Giudice per le Indagini Preliminari ha applicato la misura cautelare ritenuta opportuna per escludere la reiterazione dei reati ipotizzati a carico del Dott. Catella. In tal senso, con riferimento alla sua posizione personale, prendiamo atto di tale provvedimento, certi che saranno valutate tutte le più opportune iniziative al riguardo. Nel rispetto degli stakeholders, e per garantire un’operatività efficiente, il Consiglio di Amministrazione di Coima SGR ha pianificato l’ampliamento delle deleghe già assegnate rispettivamente a: Gabriele Bonfiglioli (Chief Investment Officer, Coima SGR con 20 anni di esperienza in azienda); Matteo Ravà (Head of Fund & Asset Management, Coima SGR con 20 anni di esperienza in azienda; Fulvio Di Gilio (Chief Financial Officer, Coima SGR con 15 anni di esperienza in azienda)"
"Le attività esecutive di development management e di building operations svolte da Coima REM sono già coordinate da Luca Mangia (Managing Director, Coima REM con 18 anni di esperienza in azienda). Al fine di consentire a tutti i nostri stakeholders attivi nelle diverse attività operative di poter svolgere ogni più opportuna verifica nel rispetto delle relative governance, abbiamo in corso l’approntamento di una data room con le informazioni utili sia a livello di governance, sia di management. In tal senso, provvederemo a breve a fornire separatamente tutte le indicazioni necessarie per poter avere un accesso riservato. Sarà nostra premura aggiornarVi tempestivamente delle altre iniziative che attueremo nella linea aziendale già programmata, restando ovviamente a disposizione per ogni chiarimento si rendesse necessario. La squadra di Coima è competente e qualificata e saprà sicuramente gestire questa fase aziendale in modo eccellente. Sono prove che faranno crescere tutti noi, ferma la determinazione di Coima e del Dott. Catella di tutelare innanzitutto tutti i nostri stakeholders che ci hanno dato fiducia in questi 50 anni di storia, i nostri collaboratori e le loro famiglie”.
J+S: "Fiducia nella magistratura, disponibili a chiarire"
La società di architettura e di ingegneria J+S "prende atto della misura cautelare disposta nei confronti dell'architetto Federico Pella, nell'ambito dell'inchiesta in corso a Milano". E "nel pieno rispetto del lavoro della magistratura, e pur esprimendo vicinanza alla persona, auspica che la vicenda giudiziaria possa trovare quanto prima pieno chiarimento". La società precisa in una nota che "l'architetto Pella non è il fondatore della società e non ricopre più alcun ruolo operativo o gestionale all'interno della società. La separazione tra le sue scelte personali e la traiettoria industriale dell'azienda è un fatto sostanziale". Nel confermare "la propria fiducia nella magistratura", J+S "si rende, come sempre, pienamente disponibile per ogni utile chiarimento". E ribadisce che "le attività progettuali e operative proseguono regolarmente, garantendo la piena continuità degli impegni assunti con clienti pubblici e privati".