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Milano
La Milanesiana, chiusa l'edizione 2018: bilancio positivo
Elisabetta Sgarbi

Si è conclusa ieri con l’inaugurazione della mostra “Andrea Martinelli. Guardami e ti dirò chi sei” nel Refettorio di Santa Maria Novella a Firenze la diciannovesima edizione de La Milanesiana – Letteratura Musica Cinema Scienza Arte Filosofia Teatro e Diritto, ideata e diretta da Elisabetta Sgarbi. Svoltasi sotto l’Alto patronato del Presidente della Repubblica, La Milanesiana 2018 è stata promossa da Comune di Milano e organizzata da I Pomeriggi Musicali/Teatro dal Verme.

Dedicato al tema il Dubbio e la Certezza, il Festival ha ampliato quest’anno ulteriormente i suoi orizzonti e si è svolto in 10 località: Milano, Torino, Bormio, Verbania, Collodi, Ferrara, Villaggio di Cancelli, Ascoli Piceno e Firenze. 65 gli appuntamenti, con oltre 170 ospiti internazionali provenienti da 16 paesi.

Il Festival si è aperto e chiuso con un omaggio all’arte figurativa confermando la natura multidisciplinare de La Milanesiana che ha prodotto 9 mostre in 8 differenti città che si concluderanno via via fino al 30 settembre. Ogni mostra ha visto peraltro la realizzazione di un catalogo a colori. Tutti pubblicati dalla Fondazione Elisabetta Sgarbi, con le opere esposte e testi sia degli artisti che di critici d’arte.

Sabato 9 giugno la XIX edizione de La Milanesiana è decollata alla Venaria Reale di Torino, con la prima mostra fotografica Il senso dello spazio di Luigi Ghirri e Luca Parmitano, dando il via a un programma anche quest’anno denso di anticipazioni e incontri con autori che hanno accolto l’invito a confrontarsi con discipline artistiche diverse dalla loro.

La Milanesiana 2018 ha abitato per la prima volta alcune nuove sedi, tra cui ricordiamo: a Milano la Centrale dell’Acqua - con l’intervento di Pietrangelo Buttafuoco sul terremoto del Belice - e il Teatro Menotti - sede in anteprima assoluta dello spettacolo teatrale “Il Cigno Nero e il Cavaliere Bianco di Roberto Napoletano -; a Collodi il Parco di Pinocchio, - che ha ospitato la mostra “Nel ventre della balena” di Edward Carey; a Ferrara dove nel cortile del Castello Estense sono risuonate le parole di Rina e Giuseppe Sgarbi, con Michele e Brenno Placido interpreti di alcune letture dal romanzo “Lei mi parla ancora” e altre storie ferraresi; a Civitella (Foligno) il Villaggio di Cancelli – che si è acceso grazie all’installazione luminosa di Marco Nereo Rotelli -; ad Ascoli Piceno il Teatro dei Filarmonici – dove si è discusso di Filosofia e Scienza con Giulio Giorello e Vittorio Sgarbi e di Teatro con Pietrangelo Buttafuoco - e il Forte Malatesta che ha ospitato la mostra di Luigi Serafini “Le storie naturali”; a Firenze il Refettorio di Santa Maria Novella con la mostra di Andrea Martinelli “Guardami e ti dirò chi sei”, introdotta da Andrea Martinelli, Paolo Crepet, Moni Ovadia e Vittorio Sgarbi.

Si sono confermate altre sedi di grande interesse come Bormio – con la mostra di Luca Vernizzi “Il ritratto, il volto, l’identità” e un dialogo tra psicologia e cronaca con Paolo Crepet, Gianluigi Nuzzi e Massimo Picozzi, accompagnati dalle note di Giovanni Caccamo e Davide Van De Sfroos, acclamati in piazza del Kuerc dal loro pubblico. Tre serate di successo si sono tenute anche a Verbania dove tra il Teatro Il Maggiore e Villa Giulia si sono incontrate Letteratura, Medicina, Musica e Arte con Eliana Liotta, Alberto Mantovani, Giovanni Caccamo, Neri Marcorè e la mostra di Maurizio Bottoni “Oltre l’immagine”.

La Milanesiana 2018 ha avuto nuovi compagni di strada, pur confermando alcune collaborazioni importanti nate nelle scorse edizioni, prima fra tutte quella conl’Accademia Pianistica Internazionale “Incontri col Maestro” di Imola, presieduta da Francesco Micheli.

Tra gli ospiti: 1 Premio Nobel per la Letteratura, 4 Premi Pulitzer, 1 Premio Hemingway, 1 Premio Pen Faulkner, 6 Premi Strega, 4 Premi Bagutta, 6 David di Donatello, 3 Premi Campiello, 2 Premi Viareggio, 1 Premio Bancarella, 2 Premi Goncourt, 1 Premio Simon de Beauvoir, 1 Grand Prix du roman de l'Académie française, 2 Premi Principe delle Asturie, 2 Premi Medicis, 2 Premi Galileo Galilei, 1 Leone D'oro, 1 Palma d'oro, 2 Nastri d'argento, 1 Premio Pardo, 1 Premio Eleonora Duse, 1 Premio Golden Globe, 1 Compasso d'oro, 2 Premi Ubu, 1 Coppa Volpi.

Nell’ambito de La Milanesiana sono inoltre stati assegnati premi ormai diventati tradizione di questo Festival: il Premio Montblanc a Jean Echenoz; il Premio Contea di Bormio a Massimo Picozzi; il Premio Fernanda Pivano e il Premio Leonardo “Artisti dell’innovazione” a Joby Warrick; il Premio Rosa d’oro de La Milanesiana a Joshua Ferris e il Premio Omaggio al Maestro a Pupi Avati.

L’attenzione dei media – stampa e televisione – è stata sempre altissima, anzitutto a livello nazionale, oltre che sulle pagine locali. Il numero di articoli usciti è intorno ai 1100.

"Mai come quest’anno la Milanesiana ha dimostrato nei numeri la sua vocazione, che è sempre inclusiva e mai esclusiva: 31 giorni di incontri in 9 città, attraversando l'Italia dalla Valle d’Aosta alla Basilicata, con 9 mostre inaugurate e una nuova sezione dedicata al Diritto. Il grande successo di pubblico, anche nei luoghi in cui il Festival è arrivato per la prima volta, testimonia l’entusiasmo e la curiosità che hanno accompagnato un programma intensissimo, nel segno dell’incontro tra le arti, senza confini né generi. Il titolo della Milanesiana 2001 recitava profeticamente "da tutte le pArti”: oggi più che mai, la Milanesiana è da tutte la pArti."

Elisabetta Sgarbi Direttore Artistico Festival La Milanesiana

Di grande interesse si sono confermati gli appuntamenti mattutini con il Respiro della musica e della poesia, nati da un’idea di Paolo Terni, come sempre a Palazzo Reale, accompagnati dai concerti di Francesco Corti e Michele Sganga. Accanto a questi due talenti italiani di fama internazionale, con protagonisti della poesia e della letteratura: Matthew Dickman, Juan Octavio Prenz e Adalberto Maria Merli.

A luglio ha preso il via il Viaggio in Italia alle Gallerie di Piazza Scala di Intesa Sanpaolo, grazie al quale abbiamo approfondito la Storia - con il caso Moro - l’arte e la bellezza, il rinascimento e la distruzione, con, tra gli altri, Fulvio Abbate, Giovanni Bianconi, Simona Zecchi, Petros Markaris e Gao Xingjian (Premio Nobel per la Letteratura 2000), Paolo Brusasco, Vittorio Sgarbi.

Si sono riproposti gli Aperitivi in città delle ore 12, alla Biblioteca Valvassori Peroni, con un omaggio a Lucio Battisti e le lezioni sui classici, alla Biblioteca Nazionale Braidense, con una Lectio magistralis illustrata di Mario Bellini (in collaborazione col Politecnico di Milano) e quattro storie di grandi scrittori visti da dietro le quinte raccontate da Stefano Massini.

Nuova sezione de La Milanesiana il Diritto: tema che, proposto in dialettica con il dubbio, ha riscosso grande interesse grazie agli interventi di Piergaetano Marchetti, Giovanni Maria Flick e Giovanni Canzio alla Biblioteca Braidense.

LaLetteratura, da sempre cuore de La Milanesiana, ha accompagnato il pubblico del Festival tra dubbi e certezze, attraverso il contributo di ospiti di rilievo, italiani e internazionali. Tra gli altri, Andrew Sean Greer, Nicola Lagioia, Michael Cunningham, Jean Echenoz, Matthew Desmond, Joël Dicker, Patrick McGrath, Teju Cole, Joshua Ferris, Sandro Veronesi, Ali Smith, Juan Octavio Prenz, Andrea Vitali, Joby Warrick, Tahar Ben Jelloun, Petros Markaris, Lyudmila Ulitskaya, Gao Xingjian, Sveva Casati Modignani, Maurizio de Giovanni, Dima Wannous, Edward Carey. Particolarmente ricco quest’anno è stato anche il programma diCinema, con significative presenze di registi internazionali e con proposte tematiche, scelte da uno scrittore o ispirate da opere letterarie.

Mujah Maraini-Melehi, nipote di Dacia Maraini, un omaggio aScerbanenco presso lo IULM, Pupi Avati i fratelli Damiano e Fabio D’Innocenzo, e il cineasta armeno Yervant Gianikian in dialogo con enrico ghezzi e Giulio Sangiorgio, per citarne alcuni.

La Milanesiana ha riproposto la sezioneCarta Bianca a uno scrittore. Protagonisti quest’anno Patrick McGrath e Teju Cole, che hanno scelto e introdotto una selezione di film per loro particolarmente significativi, nel quadro di una personalissima storia del cinema. Inoltre, sempre per il cinema, ricordiamo l’omaggio a Theo Angelopoulos dello scrittore Petros Markaris.

Anche laFilosofia ha avuto un ruolo centrale. Si è rinnovata l’importante collaborazione iniziata lo scorso anno conLes Rencontres Philosophiques de Monaco – ideati da Charlotte Casiraghi e Robert Maggiori. Quest’anno hanno dialogato con il pubblico de La Milanesiana Antonio Gnoli, Remo Bodei, Giulio Giorello, Robert Maggiori e Andrea Moro. Di grande successo anche la serata con Massimo Cacciari.

Grazie all’importante collaborazione con l’Accademia Pianistica Internazionale “Incontri col Maestro”, scuola di alto perfezionamento, presieduta da Francesco Micheli. Il pubblico del Festival, in questa XIX edizione, ha potuto assistere alle esibizioni di Gile Bae, Nikola Meeuwsen, Nicola Losito, Michele Di Toro. E si sono riempiti teatri e piazze con i concerti di Baustelle e Le Luci della Centrale Elettrica, di Antonio Di Martino e Francesco Tricarico, Elio, Giovanni Caccamo; Al Bano; Davide Van De Sfroos; Cristiano Godano (Marlene Kuntz); Morgan; Uri Caine; Mauro Ermanno Giovanardi e con lo spettacolo di musiche, parole e Le Canzoni di un Battutista dedicato aMarcello Marchesi, affidato alla voce di Mariarosa Bastianelli.

Con il Teatro La Milanesiana ha aperto ufficialmente gli incontri milanesi il 19 giugno, alla Chiesa di San Marco, con il primo spettacolo della sezione: Il carnevale degli animali. Grande fantasia zoologica per due pianoforti e piccola orchestra di Paola Mastrocola. Grandi folle hanno accolto Caravaggio, spettacolo di e con Vittorio Sgarbi all’Università IULM e, allo Spazio Teatro No’hma, con una lettura scenica di Lorenzo Loris del Fascismo eterno di Umberto Eco e lo spettacolo teatrale Una promessa d’amore, testo di Lucrezia Lerro e regia di Lorenzo Loris. Alla Centrale dell’Acqua, invece, è andato in scena Ti ha ucciso la Sicilia travolta dall’Italia. A 50 anni dal ’68, il terremoto del Belice. Epica, destino e vita di Ludovico Corrao, il ricostruttore di Pietrangelo Buttafuoco. Liberamente tratto dal poemetto I funerali di Ludovico Corrao di Emilio Isgró. E ancora, al Teatro Out Off, Drumming Marathon: Concerto e lettura non stop, un video-romanzo di Mauro Covacich. Al Teatro Menotti invece, nuova sede di questa edizione, si è chiusa la sezione con un’anteprima assoluta: Il cigno nero e il cavaliere bianco di e con Roberto Napoletano, per la regia di Angelo Generali.

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